Agricoltura

Stop al glifosato in Sicilia: disegno di legge di Velentina Palmeri (M5S) all’Ars

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L’Unione Europea dell’euro ha stabilito che le multinazionali che producono il glifosato potranno continuare a inondare l’Europa con questo prodotto per altri cinque anni? Valentina Palmeri, parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, presenta invece un disegno di legge per bandire dall’agricoltura siciliana il glifosato e i neonicotinoidi

Stop al glifosato. Almeno in Sicilia. Alla faccia dell’Unione Europea dell’euro che, invece, ha concesso alle multinazionali che producono questo ‘famigerato’ diserbante di continuare a inquinare il vecchio Continente per altri cinque anni.

La Sicilia, invece, prova a dire no. E lo fa con un disegno di legge presentato dalla parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri (nella foto sotto).

Obiettivo: tutelare la salute umana, l’ambiente naturale e le acque, preservare la biodiversità, le attività agricole e i consumatori, promuovendo tecniche agronomiche eco-sostenibili. Per fare questo va bandito l’uso del glifosato e anche l’uso dei neonicotinoidi, pesticidi usati sia in campo, sia per la conservazione di certi prodotti agricoli (particolarmente dannosi per le api COME POTETE LEGGERE QUI).

“Il provvedimento – si legge nel comunicato diffuso dalla parlamentare regionale grillina – ha l’ambizione di rivoluzionare le tecniche agricole nell’Isola per arrivare, entro il 2025, a rendere obbligatorio l’utilizzo di concimi consentiti nell’agricoltura sostenibile, quindi biologica, biodinamica, permacultura, agricoltura sinergica. Sono previste sanzioni, in caso di violazione, che vanno da un minimo di 500 a un massimo di 3 mila euro e prevedendo l’obbligo di destinare i proventi a corsi di formazione, attività di ricerca, servizi per le aziende agricole e campagne di informazione, allo scopo di facilitare la conversione delle aziende tradizionali verso un modello più sostenibile”.

Il disegno di legge regola le modalità di svolgimento delle attività ispettive e di vigilanza, demandandole ai corpi di Polizia di Stato, municipale, provinciale, agli Ispettorati Agrari e Forestali e alle Aziende Sanitarie Provinciali (ASP).

“Sono tanti i problemi legati all’utilizzo di questi veleni – dice Valentina Palmeri – dalla moria delle api e degli insetti impollinatori, che svolgono un ruolo inestimabile, alla perdita e degradazione del suolo, dai tumori e dalle allergie all’inquinamento delle falde idriche. Tutto questo – conclude la parlamentare grillina – provoca un impoverimento del nostro territorio e del nostro Paese che non viene considerato e misurato, perché potrebbe nuocere a qualche multinazionale, mentre l’Unione Europea, su questo tema, dorme sonni tranquilli”.

Bisognerà vedere, adesso, come reagirà la politica siciliana, con riferimento, soprattutto, ai ‘governativi’, di solito ‘proni’ ai potenti. E veramente potenti sono i produttori del glifosato: si tratta della multinazionale americana Monsanto che, qualche anno fa, si è fusa con la tedesca Bayer:

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