Girgenti Acque: nuova fregatura in vista per gli abitanti della provincia di Agrigento

1 maggio 2018

La vecchia politica agrigentina ne ha pensata un’altra per mettere le mani nelle tasche degli agrigentini: far rilevare ai Comuni le quote di Girgenti Acque, la società che ha gestito, tra mille polemiche, il servizio idrico. In pratica, per gli abitanti di questa provincia è pronta una furbata pensata dal parlamentare ‘autonomista’ Carmelo Pullara…

di Salvatore Petrotto

Dopo che l’ATI idrico agrigentino, il 27 aprile scorso, ha dato incarico ad un avvocato per procedere alla risoluzione del contratto trentennale con Girgenti Acque, la società di gestione del servizio idrico integrato in 27 Comuni dell’Agrigentino, c’è chi propone cose assurde e paradossali, per compiacere chi ha tartassato centinaia di migliaia di cittadini ed inquinato un’intera provincia, quella di Agrigento.

Il deputato regionale licatese Carmelo Pullara, anziché sostenere l’iter di risoluzione del contratto con Girgenti Acque per le numerose inadempienze e per le illegalità fin qui commesse, suggerisce l’acquisizione, da parte dei Comuni, delle quote azionarie in possesso del gruppo Campione, che detiene il controllo della società.

Proposta che illustra nel corso di una sua intervista pubblicata da vari giornali e che potete leggere anche su Agrigentonotizie (QUI L’ARTICOLO).

Pullara ipotizza persino il pagamento delle azioni ad un prezzo doppio rispetto al valore nominale. Il tutto a spese dei 43 Comuni facenti parte dell’ambito territoriale idrico agrigentino.

Un ‘genio’, Pullara. In pratica, i Comuni dovrebbero acquisire, a suo parere, le azioni di Girgenti Acque pagandole 4,8 milioni, anziché 2,4 milioni di euro, ossia al prezzo del valore reale previsto peraltro nelle scritture contabili della società. Il tutto a spese dei cittadini che, in tal caso, verrebbero chiamati a pagare tale cifra ai loro rispettivi Comuni ed alla Regione, attraverso le bollette idriche.

Non c’è che dire, si tratta di una genialata, un modo ‘elegante’ per dare la buonuscita a Marco Campione, il ‘capo’ di Girgenti Acque, malgrado le sue inefficienze, le inadempienze e le sue palesi illegalità, fin qui accertate dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

E’ come se qualcuno vi investisse con un’auto e voi, per evitare di chiedere i danni provocati dal sinistro e instaurare un contenzioso che potrebbe durare anni, comprate l’auto che vi ha investito e, al conducente, la pagate il doppio di quanto l’ha pagata lui. A questo dovete aggiungere che quell’auto che vi ha investito l’avevate incautamente regalato al vostro investitore; auto che è stata per giunta sequestrata dalla Polizia. Un vero affare!

L’affare del secolo, per il conducente ovviamente!

Nel nostro caso si tratta di impianti idrici e fognari e di depuratori che 10 anni fa furono regalati al nostro investitore, il Campione, oggi ancora spalleggiato da alcuni soggetti, politici e non. Per riavere indietro, in altre parole, i nostri impianti e la nostra acqua, non si capisce perché dobbiamo pagare una sorta di riscatto!

Tra l’altro, alcuni di questi impianti, 13 depuratori per l’esattezza, oggi risultano confiscati ed affidati in gestione direttamente alle Regione Sicilia, su disposizione della Procura e del Tribunale di Agrigento. Questa ci mancava!

C’è comunque molto, ma molto di più! Oltre a questa interessata e bizzarra proposta del parlamentare licatese Carmelo Pullara, ci sarebbe da aggiungere che esistono, in capo a Girgenti Acque, una montagna di debiti, oltre 80 milioni di euro, che i Comuni erediterebbero nel caso in cui acquisissero le azioni del pregiudicato Marco Campione, che attualmente, non proprio tanto legittimamente, è ancora – ed anche questo è un fatto davvero strano – presidente, azionista di maggioranza e legale (?) rappresentante di Girgenti Acque.

Dunque, ricapitolando, il parlamentare regionale di Licata, Pullara, eletto nella lista degli Autonomisti, propone ai Comuni di subentrare a Campione dentro Girgenti Acque, rilevando le azioni della società, pagandole ad un prezzo doppio rispetto a quanto valgono, quasi 5 milioni di euro. Somme che andrebbero a finire nelle tasche di una persona, già condannata, con sentenza definitiva, a 10 mesi di reclusione, per truffa allo Stato e sotto processo per una miriade di reati. Notevole, no?

Ma la sorpresa delle sorprese è costituita dal fatto che, pagando quei quasi 5 milioni di euro di azioni, si ha diritto ad ereditare 80 milioni di euro di debiti che il Campione ha accumulato in questi anni, non pagando l’acqua a Sicilacque, non pagando una serie di fornitori che hanno svolto lavori ed effettuato servizi per conto di Girgenti Acque.

Il Campione non ha pagato, secondo quanto fin qui accertato presso il Tribunale del Lavoro di Agrigento, oltre 6 milioni di euro di contributi previdenziali all’INPS, non ha pagato gli oltre 700 mila euro l’anno di canone dovuto ai Comuni proprietari degli impianti idrici e fognari.
Insomma, non ha pagato niente e nessuno.

In compenso, ha incassato delle bollette idriche i cui importi sono il triplo della media nazionale, mentre i depuratori hanno inquinato tutti quanti i mari ed i torrenti agrigentini!

In caso contrario, nel caso in cui il ‘lodo’ di Carmelino Pullara non passasse sapete cosa succederebbe? Il Campione (sintiti! sintiti! sintiti!), si arrabbierebbe a più non posso, visto che già chiede da tempo, come ha lui stesso dichiarato in questi giorni, ai 16 Comuni che non hanno consegnato le reti idriche, tra il 2007 ed il 2008, gli stessi 80 milioni di debiti che, a suo dire, avrebbe accumulato per tale mancata consegna.

Inoltre vuole anche 14 milioni di euro per i contatori cinesi, omologati in Francia, che ha già fatto installare. Si tratta di quei contatori famosi che conteggiano aria, piuttosto che acqua ed il cui funzionamento è anch’esso al vaglio delle Autorità Giudiziarie!

Noi, a questo punto proponiamo all’Onorevole Pullara di rilanciare ulteriormente. Perché non lasciamo decidere magari allo stesso Campione la cifra che gli occorre per mollare Girgenti Acque? Possibilmente noi Comuni, o meglio, noi cittadini gli firmiamo un assegno in bianco e la cifra gliela mette lui…

Tutto quello che bisogna sapere su Girgenti Acque:

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