Formazione: Lagalla pronto a nominare Boccheri? Via libera a Bando a catalogo e voucher?

21 dicembre 2017

L’unica cosa certa è che, anche sulla Formazione professionale, il Governo regionale ‘naviga a vista’. Tra notizie e indiscrezioni si parla del ritiro dell’Avviso 8 e della nomina del siciliano ‘milanesizzato’ Giovanni Boccheri. Sì, proprio lui, il supermanager oggi in Lombardia che era stato individuato dai grillini come assessore… 

Sulla Formazione professionale siciliana si naviga a vista. Tra indiscrezioni e notizie si capisce poco o nulla. Le notizie sono gli incontri tra il nuovo assessore regionale, Roberto Lagalla, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Con l’impegno, dello stesso assessore, di tutelare il futuro di circa 8 mila dipendenti che hanno perso il lavoro. Impegno che, per la cronaca, è stato assunto, in campagna elettorale, da Nello Musumeci, poi eletto presidente della Regione.

Ma a questa notizia si affiancano indiscrezioni che vanno in direzione opposta. Si parla, ad esempio, della imminente nomina di Gianni Boccheri, che veniva dato, nella recente campagna elettorale, come il candidato assessore alla Formazione professionale del grillino Giancarlo Cancelleri.

Che nomina? Dirigente generale al posto di Gianni Silvia? Super consulente a titolo gratuito? Del siciliano ‘minanesizzato’ questo blog ha parlato nello scorso ottobre:

“Gianni Bocchieri è un siciliano, originario della provincia di Ragusa, che vive e lavora da anni in Lombardia nel settore della Formazione professionale. E’ un tecnico altamente qualificato che, per certi versi, ha anticipato ‘Garanzia Giovani’, il Piano per il lavoro giovanile voluto e approvato dal Parlamento Europeo” (QUI L’ARTICOLO SU GIANNI BOCCHIERI PER ESTESO).

L’assessore Lagalla, nell’ipotesi della ‘bocciatura’, da parte della Corte dei Conti, del famigerato Avviso 8, ha fatto intendere di aver pronto un Piano B.

A questo punto la domanda: per piano B s’intende la possibile individuazione di Bocchieri per spazzare via definitivamente quello che rimane delle macerie del sistema formativo siciliano? Il dubbio è legittimo.

Secondo altre indiscrezioni, il dipartimento dell’Istruzione e della Formazione professionale avrebbe ritirato i decreti di finanziamento dell’Avviso 8 per evitare l’ennesima magra figura: la già citata possibile ‘bocciatura’ da parte della magistratura contabile.

Ieri è arrivata l’indiscrezione: la possibile nomina Bocchieri. Che è noto per aver adottato, in Lombardia, strumenti totalmente diversi dagli impegni assunti dal presidente Musumeci in campagna elettorale.

Ricordiamo che in campagna elettorale, l’attuale presidente della Regione, dopo una ‘scivolata’ (la frase infelice è questa: in Sicilia la Formazione è stata pensata per i docenti, non certo per gli allievi), ha corretto il tiro e ha ipotizzato un unico contenitore, forse un’Agenzia, dove collocare tutto il personale licenziato.

Insomma, Musumeci si è impegnato a segnare discontinuità rispetto alla linea seguita dai Governi di centrosinistra di Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta.

Oggi circola un’indiscrezione che fa un po’ rabbrividire: sembrerebbe che questo famoso Piano B dell’assessore Lagalla, magari con la ‘regia’ di Bocchieri, dovrebbe consistere in un bando a catalogo di 90/100 milioni di euro. Per “mettere in sicurezza il comparto formativo siciliano”.

Ci chiediamo e chiediamo: se i 136 milioni dell’Avviso 8 già non ristoravano la platea degli operatori della Formazione professionale iscritti nell’Albo regionale ai sensi dell’art. 14 della legge n. 24 del 1976 – perché questa legge è ancora in vigore, anche se è stata travolta, ma non abrogata, da atti amministrativi) come pensa, l’assessore Lagalla, di poter impegnare con una somma notevolmente più bassa i denigrati e maltrattati operatori del sistema formativo siciliano?

Il Dott. Bocchieri è a conoscenza dello stato della Formazione professionale della Sicilia? O forse pensa di poter applicare il sistema dei voucher e della cosiddetta Dote Unica Lavoro in Sicilia?

Ancora: apprendiamo, dalle dichiarazioni dell’assessore Lagalla, che i “corsi potranno essere organizzati da qualsiasi Ente che sia in possesso dell’accreditamento…”. Ricordiamo ai nostri lettori che gli accreditamenti rilasciati attualmente non sono stati sottoposti ad alcuna verifica ed, in molti casi, in palese violazione delle regole ferree contenute nel vademecum sono per lo più farlocchi (COME POTETE LEGGERE QUI).

Ci stiamo occupando di questi accreditamenti “tanto per dire” e, a breve, riprenderemo a raccontare ai nostri lettori alcune curiosità che vale la pena di evidenziare.

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