Ma quanto conta Berlusconi in Sicilia? Quanto il due di coppe con la briscola a denari!

26 agosto 2017

L’ex Cavaliere convoca Matteo Salvini e Giorgia Meloni per ‘accoppare’ – politicamente parlando – Nello Musumeci. Solo che, alla fine, Salvini e Giorgia Meloni hanno ‘accoppato’ – sempre politicamente parlando – lo stesso Berlusconi, facendogli fare in Sicilia quella che, ai tempi della lira, sarebbe stata definita una figura da due lire! Insomma, per dirla tutta, Berlusconi e Gianfranco Miccichè in Sicilia – e anche dentro Forza Italia di Sicilia – non contano praticamente niente!

La parte più comica dei due ‘parti cesarei’ della politica siciliana – le ‘nascite’ dei candidati del centrodestra e del centrosinistra per la presidenza della Regione siciliana – la sta interpretando Silvio Berlusconi. Da settimane l’ex Cavaliere rilascia dichiarazioni, convoca vertici, passa ordini a Gianfranco Miccichè, se li rimangia, passeggia, si pettina, beve, sorride, candida l’avvocato Gaetano Armao per il centrodestra alla guida della Sicilia e scrive persino post su facebook. Alla fine, l’unica cosa che ha dimostrato è che lui, Berlusconi, non è il leader del centrodestra a Roma e lo è ancora di meno in Sicilia…

Insomma a ‘sto Berlusconi non se lo fila proprio nessuno. Nelle ultime ore ha annunciato una mossa ultra-strategica: ha convocato il ‘capo’ della Lega Nord, Matteo Salvini, e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni per affrontare il nodo della Sicilia.

Subito il suo fido Gianfranco Miccichè, che lo stesso Berlusconi ha rinominato commissario-coordinatore di Forza Italia in Sicilia, ha fatto sapere che il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione siciliana sarebbe stato scelto – non si è mai capito se a Roma o ad Arcore – da Berlusconi, Salvini e Giorgia Meloni.

Berlusconi e Miccichè pensavano di ‘accoppare’ politicamente Nello Musumeci, anche lui esponente del centrodestra siciliano, che è in campagna elettorale, per le elezioni alla presidenza della Regione, dal novembre dello scorso anno.

Ora, pensava ed esternava contento Miccichè con il suo naso all’insù, Berlusconi convincerà Salvini e Giorgia Meloni a ‘ichiummare’ Musumeci, cioè a delegittimarlo, e a ‘incoronare’ Gaetano Armao candidato unico del centrodestra siciliano.

Insomma, per Miccichè, che l’ha anche detto a chiare lettere, per la Sicilia si decide a Roma o ad Arcore. Il centrodestra siciliano, per il nostro naso all’insù, non sarebbe altro che una riproduzione, in chiave berlusconiana, dei ‘camerieri del centrosinistra’ siciliano che prendono ordini da Renzi e da Leoluca Orlando.

‘Stracotto’, Miccichè? (COME POTETE LEGGERE QUI). Un po’ sì.

Per Miccichè era tutto risolto. Quello che non è riuscito a fare lui dal novembre dello scorso anno ad oggi – ‘accoppare’ politicamente Nello Musumeci – l’avrebbe fatto Berlusconi tra Roma ed Arcore. Ma…

Ma con sorpresa Berlusconi ha scoperto che tutto il suo ‘carisma’, tutto il potere delle sue Tv, tutta la potenza di fuoco dei suoi soldi hanno partorito un mezzo topolino: Angelo Attaguile, uno che in Sicilia non se l’è mai filato nessuno e che ha guadagnato qualche foto sui giornali da quando si presenta come leghista, ‘rompe’ con Musumeci e si candida alla presidenza della Regione siciliana!

Che notizia ‘bomba’, ragazzi! Di tutti gli ‘incontri’ al vertice promossi da Berlusconi tra Roma e Arcore, l’ex Cavaliere e naso all’insù che cosa infilano nel ‘carniere’? La candidatura di Attaguile alla presidenza della Regione in alternativa a Musumeci!

Tutti si aspettavano: ora interverranno Salvini e Giorgia Meloni che, ‘parlati’ e convinti da Berlusconi, molleranno Nello Musumeci. E che succede, invece? Che il leader della Lega conferma che il candidato del suo partito, in Sicilia, resta Musumeci.

Appoggiato da mezza Forza Italia in Sicilia, che di Berlusconi, per usare un francesismo, se ne fa un baffo!

E Berlusconi? Ai tempi della lira si sarebbe detto che Salvini gli avrebbe fatto fare una figura da due lire. Per fortuna di Berlusconi c’è l’euro. Ma, come si dice in Sicilia, ‘a malafiura resta sempre: e Berlusconi, in Sicilia, ha inanellato una malafiura incredibile!

In compenso la sua nuova ‘creatura’ politica, l’avvocato Gaetano Armao, ha cominciato il suo tour elettorale in Sicilia. Armao come Davide Faraone? Girerà anche lui città per città, paese per paese? Andrà porta a porta? E con quante camicie? Con quante cravatte? Con quante paia di scarpe?

Il tema è delicatissimo. Perché l’avvocato Armao veste benissimo, in stile inglese. E si sa quanto sia importante per i disoccupati della Sicilia trovarsi davanti un candidato alla presidenza della Regione con la camicia perfettamente stirata, con la cravatta intonata, con le scarpe quelle giuste…

A Catania, nel quartiere di Librino, o alla Civita, o in via delle Finanze, è la prima cosa che guardano. Per non parlare dello ZEN 2, a Palermo, dove se giacca, camicia, cravatta e scarpe non sono in ‘linea’ non ti fanno nemmeno entrare…

Volendo, per i vestiti ci siamo. E i voti? Miccichè, che non ha nemmeno un voto, non lo può aiutare. Ai voti, per l’avvocato Armao, debbono pensare Berlusconi, l’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo e, da qualche ora, come abbiamo scritto ieri sera, anche l’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, e l’onnipresente Fabrizio Ferrandelli che, come il jolly a Ramino e a Scala quaranta, può essere utilizzato sia per il centrodestra, sia per il centrosinistra.

Eh sì, la candidatura di Armao ha fatto miracoli. Lombardo, che quando era presidente della Regione siciliana, insieme con Giuseppe Lumia e Antonello Cracolici, metteva i chiodi a Forza Italia in Sicilia, prendendosi gioco di Berlusconi, adesso si ritrova con Berlusconi.

Nella politica siciliana succede spesso che i signori nessuno si ritrovino insieme per sognare, per dirla con Guido Gozzano, “attrici e principesse…”…

Con Lombardo si ritroverà anche il già citato Cuffaro. Sì, proprio lui, l’ex presidente della Regione che, alle elezioni regionali del 2008, sostenne Lombardo, senza sapere che il suo amico – Lombardo – aveva già, sottobanco, l’accordo con il PD di Cracolici & Lumia.

Il 2008, per Cuffaro, era un momento ‘trubolo’ e, come si dice dalle nostre parti, e Totò si cunfunniu…

La candidatura di Armao, a quanto si capisce, sarà l’occasione per la ‘paciata’ tra Lombardo e Cuffaro. Sotto il segno di Berlusconi.

Eh sì, una candidatura ‘nuova’, quella di Armao. All’insegna del ‘rinnovamento’ della politica…

 

 

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