Stracotti/ Micciché: “Il candidato scelto da Berlusconi, Salvini e Meloni”. Povera Patria siciliana!

25 agosto 2017

Se fino a qualche anno fa, si tentava di salvare quantomeno l’apparenza di dignità e di indipendenza, adesso non c’è più manco questo. I servi non nascondo più di essere servi di Roma e di Arcore. E buona notte alla Sicilia. Ecco allora l’indipendentista telecomandato da Arcore e la Lega che, per bocca di Attaguile, molla Musumeci per obbedire al Cavaliere…AGGIORNAMENTO: IL VICE SEGRETARIO DELLA LEGA SMENTISCE ATTAGUILE

Oggi inauguriamo una nuova rubrica. Si chiama ‘stracotti’ ed è dedicato alla classe politica siciliana, già nota per quell’ ascarismo dirompente che ha distrutto la Sicilia e, in questi giorni, alle prese con un delirio febbrile che gli ha cotto il cervello. Anzi stracotto.

Se, infatti, fino a qualche anno fa, si tentava di salvare quantomeno l’apparenza di dignità e di indipendenza, adesso non c’è più manco questo. Centrodestra e centrosinistra ammettono candidamente che i candidati alla Presidenza della Regione siciliana vengono scelti a Roma e sulla base di calcoli nazionali. Non si parla di programmi, né di esigenze dei Siciliani, ma solo di elezioni politiche e legge elettorale. I nomi indicati, dunque, non sono né i migliori, né quelli ritenuti tali dai cittadini di quest’isola, ma solo quelli che fanno più comodo in virtù di alleanze necessarie a garantire seggi a quei falliti che se dovessero contare solo sul merito, tornerebbero- se mai lo hanno fatto- a lavorare.

Uno spettacolo osceno stigmatizzato in questa intervista da Emanuele Macaluso che ha parlato di un sistema politico siciliano spappolato e di una indecenza che non si vede nemmeno “nei più arretrati Paesi dell’Africa”. 

Ma poiché un seggio è più importante della Sicilia e poiché in molti hanno subito mutazioni anatomiche che hanno determinato uno spostamento del fondo schiena dal basso verso l’alto, ecco che questa indecenza diventa normale e normale diventa sbandierarla.

Cominciamo con il centrodestra. O meglio. Con Forza Italia e con il suo coordinatore regionale, Gianfranco Micciché, che ha detto apertamente che il candidato sarebbe stato scelto da Berlusconi, Salvini e Meloni. Tre a cui della Sicilia non può fregare di meno. Il primo ne ha già dato ampia prova attraverso i suoi sodali che hanno governato per anni la Regione portandola sulla via del disastro. Il secondo che sta alla Sicilia come il polo Nord al polo Sud e la terza che conta sempre quanto il due di picche quando la briscola è a denari e che raramente mette il naso fuori da Roma.

Per inciso, il problema non sono i tre, ma chi dà loro questo potere sacrificando la propria terra. Che poi questo candidato sia Gaetano Armao, poco conta. E’ sempre uno che prende ordini da Arcore ed è l’emblema della contraddizione: fonda un movimento indipendentista che si chiama Sicilia Nazione ma va a discutere da Berlusconi i piani per la Sicilia. Fanno ridere le motivazioni dei suoi sostenitori che cercano di conciliare l’indipendentismo siciliano con Berlusconi, ma tant’è. L’unico rammarico è che quel che resta del Fronte Nazionale Siciliano, privato del suo leader storico e guidato da un ambiziosetto di turno, dà il suo avallo a questa operazione brianzola svendendo la dignità di un movimento storico.

Non stupisce, invece, il tradimento della Lega Nord nei confronti di Nello Musumeci cui aveva garantito l’appoggio. Berlusconi li ha rimessi in riga ed oggi, per bocca di Angelo Attaguile, presidente nazionale di Noi con Salvini, invita Musumeci a fare un passo indietro:

“Invito Nello Musumeci a fare un passo indietro per favorire l’unita’ del centrodestra, perché solo insieme possiamo vincere. Ricordo a Musumeci che non si tratta di una vittoria personale, ma della coalizione. Quindi, ben venga la candidatura di Gaetano Armao se riuscirà a tenere coeso tutto il centrodestra- ha detto all’ITALPRESS.

“Io- continua Attaguile-  sono stato il primo a fare un passo indietro per favorire la candidatura di Nello, nella speranza che il suo nome potesse farci correre tutti insieme. Ora gli consiglio di fare la stessa cosa per non far vincere il Movimento 5 Stelle”.

E poi la ciliegina sulla torta: “A decidere – aggiunge – sarà Salvini, che nei prossimi giorni sentirà il presidente Berlusconi, ma il suggerimento che gli darò  e’ questo”.

Domanda: ma non si vergognano neanche un po’?

“Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere 
di gente infame, che non sa cos’è il pudore, 
si credono potenti e gli va bene quello che fanno e tutto gli appartiene…” (F.Battiato)

AGGIORNAMENTO:

“La questione della candidatura alla presidenza della regione Sicilia la sta seguendo direttamente Matteo Salvini nell’ottica di un centrodestra unito. In questo senso l’unica proposta presa in considerazione è Nello Musumeci, in grado di ripulire, rilanciare e dare un futuro migliore alla Sicilia. Posizioni diverse da queste sono espresse a titolo personale e non corrispondono alla posizione del movimento Ncs e Lega”. Lo afferma Giancarlo Giorgetti, vice segretario della Lega sulla questione della candidatura in Sicilia. (ansa)

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