Formazione, Ial Sicilia: il mistero continua…

25 maggio 2017

Una interrogazione parlamentare di Vincenzo Figuccia entra nel merito della storia tormentata di uno degli enti storici del settore. Nell’atto ispettivo si suggerisce al Governo regionale di denunciare alcuni ‘particolari’ alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti…

Resta uno dei fallimenti più tormentati e più oscuri della storia della formazione professionale siciliana. Parliamo dello Ial Sicilia sulle cui vicende, qualche giorno fa, è intervenuto anche il coordinatore dell’Unione Sindacale di Base (UBS) della Formazione professionale Sicilia, Costantino Guzzo, annunciando una serie di esposti nei Tribunali dell’Isola. Del caso di questo ente (e di altri) vi abbiamo parlato qua, dove vi diamo notizia di una lettera inviata alla Guardia di Finanza  dalla dottoressa Anna Rosa Corsello, all’epoca dei fatti dirigente generale del Dipartimento regionale del Lavoro.

Oggi aggiungiamo nuovi dettagli. Vi parliamo di una interrogazione parlamentare del 2016, primo firmatario il deputato di Forza Italia, Vincenzo Figuccia. Che è importante per tanti motivi. Il primo: svela tanti ‘particolari’ forse poco conosciuti ma sicuramente rilevanti. Il secondo: non se ne sa più nulla. Ovvero, per quello che ci risulta, nessuno si è preso la briga di farsi carico della pesante denuncia che emerge da questo atto ispettivo e di rispondere in maniera adeguata.

Leggiamolo insieme:

Interrogazione N. 3870 – Accertamento di eventuale responsabilità in capo agli amministratori dell’ente di formazione professionale IAL-SICILIA e iniziative in ordine alle garanzie occupazionali dei suoi dipendenti.

Al Presidente della Regione, all’Assessore per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro e all’Assessore per l’istruzione e la formazione professionale,

premesso che:
l’IAL-CISL (Istituto Addestramento Lavoratori) è un ente gestore di attività di formazione professionale di diretta emanazione del sindacato confederale CISL, costituito nell’1995;
l’IAL-CISL in Sicilia ha operato in tutte le provincie della Regione, con apposite sedi localiì finanziariamente autonome;
prima dell’entrata in vigore della legge regionale 24/76 l’ente IAL-CISL gestiva attività di formazione professionale finanziata dal Ministero del lavoro con la legge del 29 aprile 1949, n. 264;
nell’anno 1997 viene costituito l’ente IAL-CISL Sicilia;
l’IAL-Cisl era prima amministrato da un amministratore delegato e successivamente da un amministratore unico;
nell’anno 2011, l’ente assumeva la denominazione di IAL-Sicilia;
considerato che:
da parecchi anni dai bilanci dell’ente emerge palesemente una situazione finanziaria disastrata;
la gravissima situazione economica, gestionale e finanziaria, è stata candidamente dichiarata dall’Amministratore Unico dell’ente con la nota del 13 maggio 2010, prot. n. 6380 indirizzata: al Presidente del CIC (Comitato di indirizzo e controllo); ai componenti del Comitato di indirizzo e controllo; ai componenti del Collegio Sindacale
dell’Ente;
preso atto che:
con il D.D.G. n° 52386 del 02/09/2013 a firma del dirigente generale del Dipartimento pubblica istruzione e formazione professionale all’Ente IAL-Sicilia è stato revocato l’accreditamento;
con il D.D.G. n. 2454 del 27 maggio 2014, a firma del dirigente generale del Dipartimento Pubblica istruzione e formazione professionale è stata confermata la revoca dell’accreditamento;
tenuto conto delle richieste avanzate dagli Amministratori dell’Ente al Dipartimento regionale della pubblica istruzione e formazione professionale, tendenti ad ottenere l’iscrizione dell’IAL-CISL prima e successivamente dell’IAL- Sicilia nel registro delle persone giuridiche istituito presso la Presidenza della Regione;
rilevate le argomentazione prodotte dagli Amministratori dell’IAL Sicilia al Dipartimento regionale della pubblica istruzione e formazione professionale a sostegno delle richieste d’iscrizione nel registro delle persone giuridiche
presso la Presidenza della Regione;
visto il contenuto della nota del Dipartimento regionale della formazione professionale – Coordinamento area servizi e Affari generali – prot. N° 1681 del 20 maggio 2009 indirizzata alla Presidenza della Regione siciliana – Segreteria
Generale Area III, Via Generale Magliocco, 90100 Palermo;
dato che:
con il D.D.G. n. 561 del 20 maggio 2009 a firma del Dirigente Generale del competente Dipartimento
regionale, dott.ssa G. Patrizia Monterosso, e del Dirigente generale, Concetta Cimino, l’Ente IAL-
CISL Sicilia viene iscritto nel registro delle persone giuridiche istituito presso la Presidenza della Regione;
con il D.D.G. n. 3960 del 28 settembre 2011, a firma del Dirigente Generale del competente
Dipartimento regionale dott. Ludovico Albert, e del Dirigente Generale, Concetta Cimino, l’Ente IAL-
Sicilia viene iscritto nel registro delle persone giuridiche istituito presso la Presidente della Regione;
avuto riguardo delle disposizioni contenute: 

nella circolare della Regione siciliana – Presidenza – Segreteria Generale Area 1 Affari Generali prot.842/PG del 10 Dicembre 2009; nella circolare della Regione siciliana – Presidenza – Area 1 Affari Generali e Comuni – U.O
Affari Generali prot.47569 del 29 ottobre 2012; visto il D.D.G. n. 694 del 28 febbraio 2016 a firma del competente Dirigente Generale del dipartimento regionale pubblica istruzione e formazione professionale dott. Gianni Silvia; tenuto conto altresì degli obblighi posti dall’art. 25 del codice civile in capo all’Amministrazione regionale riguardante il controllo e la vigilanza dei soggetti iscritti nel registro delle persone giuridiche;
visto altresì il Decreto Interministeriale dell’1 giugno 1971 n. 10.026 con il quale all’IAL- CISL viene concesso un contributo di lire 118.000.000 a carico del Fondo per l’addestramento professionale dei lavoratori per la realizzazione di un centro di formazione professionale in Termini Imerese e per l’acquisto delle relative
attrezzature;
considerato altresì che:
l’art. 2 del medesimo decreto interministeriale così recita: ‘l’immobile descritto nella premessa non potrà essere né alienato nè destinato ad altri scopi diversi da quello per il quale il contributo viene concesso. In caso di estinzione o di mutamento delle attività istituzionali dell’Ente beneficiario l’immobile predetto dovrà essere devoluto all’Ente Regione nel cui territorio l’immobile stesso è situato’;
sul centro di formazione professionale ubicato nel Comune di Termini Imerese, foglio 25, particella 1416, a più riprese sono state accese ipoteche, una delle quali a favore della Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a. per un importo pari a Euro 1.376.000 a garanzia della somma di Euro 5.120.713,64 dovuta alla medesima cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a dall’IAL-CISL sede – nazionale;

Fatte queste premesse si entra nel cuore dell’interrogazione rivolgendosi direttamente agli esponenti istituzionali cui è rivolta:

per sapere:

se non ritengano opportuno denunciare i fatti alla Procura della Repubblica per l’accertamento di
eventuali illeciti e alla Procura della Corte dei Conti per l’accertamento di un eventuale danno
erariale a carico degli amministratori pro tempore dello IAL-CISL, IAL-CISL Sicilia e dello IAL-Sicilia;
se alla Regione siciliana sia stata trasferita la proprietà del centro di formazione professionale
realizzato dallo IAL-CISL e situato nel territorio del Comune di Termini Imerese;
se non ritengano opportuno, con l’urgenza del caso, far revocare il D.D.G. n. 694 del 28 febbraio 2016, tenuto conto delle responsabilità addebitabili all’ Amministrazione regionale per la mancata vigilanza e controllo nonché per la mancata nomina di un apposito commissario in sostituzione degli amministratori dell’Ente IAL-Sicilia; quali misure intendano infine adottare per dare immediata e concreta attuazione alle garanzie occupazionali e retributive agli operatori iscritti all’albo regionale assunti prima del dicembre 2008,
già dipendenti dello IAL Sicilia, secondo quanto previsto dalla l.r. 24/76, 25/93, 31/96, 27/91,
23/2002 e dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro nonché in ossequio stessa alla
circolare dell’Amministrazione regionale n. 1351 del 23 marzo 2003″.

 

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