Docente siciliano in Veneto si toglie la vita: attendeva inutilmente da anni il trasferimento in Sicilia

28 agosto 2016

Carmelo Lo Monaco, 45 anni, si trovava in Sicilia nell’abitazione di famiglia. Docente presso l’IPSIA di Castelfranco Veneto, da anni chiedeva il trasferimento nella sua terra di origine. La moglie – insegnante anche lei – era riuscito ad ottenerlo. Lui no. La notizia ha sconvolto la comunità scolastica dove insegnava

In tempi di renzismo, tra ‘Buona scuola’ e ‘deportazioni’ di docenti meridionali nel Nord Italia questa storia non farà notizia. E’ la storia di un docente siciliano, Carmelo Lo Monaco, che a 45 anni si è tolto la vita. Insegnava a Castelfranco Veneto. Aveva chiesto da tempo di essere trasferito nella sua terra di origine in Sicilia. Ma non era riuscito nel proprio intento, nonostante le tante domande di trasferimento presentate. La moglie – docente anche lei – è riuscita invece ad ottenere il trasferimento nella nostra Isola. Ma lui no.

Marito, moglie e figli si trovavano in Sicilia nell’abitazione di famiglia, come riferisce il giornale dal quale attingiamo la notizia, Treviso Today (che potete leggere per interro qui).

Carmelo Lo Monaco insegnava all’IPSIA di Castelfranco Veneto. E, come già ricordato, da anni attendeva il trasferimento nella sua terra di origine. Ma non ha avuto fortuna.

Cosa avrà fatto scattare in lui la voglia di togliersi la vita? Davanti a questi atti estremi ogni commento può apparire banale. Tra l’altro, in tempo di globalizzazione e di liberismo sfrenato – con il profitto davanti a tutti gli altri valori e i risparmi ‘selvaggi’ da parte dello Stato – sembra inutile parlare di sradicamento.

Non a caso l’attuale Governo nazionale trova del tutto normale trasferire circa 50 mila tra insegnanti e docenti dal Sud al Nord (nella speranza che molti di loro dicano no per attuare ‘risparmi’). Del resto, in un’Italia nella quale anche il terremoto diventa, in Tv, l’occasione per far crescere il PIL: tesi che è stata illustrata a Porta a Porta (come potete leggere qui), tutto sta diventando ‘normale’.

La speranza è che nel nostro Paese non tutti si ‘abituino’ a queste folle.

Un altro suicidio di un’insegnante si registra in queste ore dalle parti Cagliari. La donna – insegnante precaria – temeva di perdere il posto di lavoro o di essere trasferita. Presa dall’angoscia e dallo sconforto ha deciso di togliersi la vita (qui potete leggere la storia).

 

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