Elezioni, la rivincita delle donne parte anche dalla Sicilia

20 giugno 2016

In questa tornata di amministrative l’affermazione delle donne è stata notevole ed è una svolta epocale. Roma e Torino gli esempi più eclatanti, ma anche nella nostra regione avanzano lì dove una sindaca donna non si era mai vista….

Le capitali d’Italia in mano alle donne. La ‘vecchia’ Torino con Chiara Appendino che ha sbaragliato, a sorpresa, l’uscente Piero Fassino e Roma con Virginia Raggi che ha letteralmente asfaltato il PD. E’ una svolta epocale per una Italia dove il potere politico (e non solo) è abituato a parlare un linguaggio maschile. Non sembra neanche un caso che a dare questa chance alla rivincita femminile sia stato il Movimento 5 Stelle. Piaccia o non piaccia, sono loro a rappresentare la nuova politica. E, a giudicare dai risultati, gli italiani che votano ne sono convinti.

Un rinnovamento al femminile che tocca anche la Sicilia dove due donne, sempre del Movimento 5 Stelle, si aggiudicano Favara e Porto Empedocle. Anche in questo caso possiamo parlare di svolta epocale trattandosi di due comuni di una Provincia – Agrigento – non certo nota per la sua modernità.

A Favara è la prima volta per una donna: il nuovo sindaco si chiama Anna Alba, classe 1982, avvocato impegnata nel sociale, sposata con un figlio. La sua vittoria  è stata schiacciante: 72% contro il 28 della rivale, Gabriella Bruccoleri (PD).

Anna Alba

Anna Alba

Stamattina, sulla sua pagina facebook, la neo sindaca ha comentato con un semplice “grazie Favara”.  Scatta anche il premio di maggioranza per i grillini, i quali avranno 14 consiglieri comunali su 24, cosa che agevolerà non poco il lavori di Anna Alba.

Tra i punti del programma c’è la lotta alla provertà: “Sarà data – si legge nel programma- precedenza alle progettazioni e ai finanziamenti comunitari rivolti all’inclusione sociale e alla lotta alla povertà, per il sostegno ai più bisognosi, ai meno abbienti, alle fasce sociali più depresse e soffocate da una crisi senza precedenti”. Quindi la creazione di un fondo di solidarietà “alimentato dai risparmi ottenuti dai tagli effettuati nel piano di razionalizzazione delle spese: dai costi della politica ai costi per energia elettrica, altre spese di gestione”.

E ancora, sui rifiuti: “Gestione in house con una società municipalizzata pubblica. Assunzione full time dei 68 netturbini e di circa 100 lavoratori “contrattisti” in servizio al comune di Favara. Modifica e miglioramento radicale del sistema raccolta rifiuti con la progressiva diffusione del “porta a porta” in tutti i quartieri e le frazioni del Comune”.

Originale, poi, la proposta di modificare lo Statuto Comunale “per l’immediata introduzione dei Referendum deliberativi senza quorum”. 

A Porto Empedocle la nuova sindaca si chiama Ida Carmina, anche lei è un avvocato ed un insegnante di diritto.  Anche per lei un plebiscito: 72% contro il 28 del candidato di centrodestra Orazio Guaracci.

“Eppure Davide vinse contro Golia” il suo commento a caldo. A sottolineare il fatto che tutti i partiti tradizionali si erano schierati contro.

Tra i punti del suo programma, i tagli dei costi della politica con “la riduzione delle indennità di Sindaco, Assessore e possibile Presidente del Consiglio Comunale. Quanto risparmiato verrà utilizzato per finalità socialmente utili sulla base di scelte condivise con la cittadinanza tramite pubbliche consultazioni”.

Ida Carmina

Ida Carmina

E poi un occhio ai privati: “Nonostante il contesto di austerità imposto dalla crisi di liquidità delle casse comunali, lo scopo della programmazione di bilancio sarà lo sviluppo economico della Città: da una parte, attraverso lo stimolo dell’iniziativa privata nei settori non essenziali per l’attività di governo e dall’altra attraverso la riduzione della spesa corrente improduttiva di servizi diretti al Cittadino”.
“E’ nostra intenzione incentivare, proporre e stimolare la partecipazione attiva della micro imprenditorialità del nostro territorio,- si legge sempre nel programma-  anche attraverso forme di partenariato pubblico-privato, in tutti quei settori economici dove il servizio pubblico può esser garantito in regime di libera concorrenza”.

Un po’ di timidezza sulle ragioni della disastrosa situazione finanziaria del Comune: “Riteniamo che tale disastroso stato non sia imputabile esclusivamente al taglio dei trasferimenti nazionali e regionali, ma soprattutto, alla cattiva gestione delle precedenti Amministrazioni” si legge nel programma di Ida Carmina. Tale affermazione poteva valere nel passato. Oggi, se la maggior parte dei Comuni siciliani sono sull’orlo del default, è senza dubbio dovuto – come peraltro denuncia puntualmente l’Anci sia nazionale che regionali- ai tagli del Governo nazionale.

Dai grillini, su questo punto, ci si aspetterebbe più determinazione. Soprattutto dopo le ‘confessioni’ dell’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, il quale (qui l’articolo in questione)  ha finalmente ammesso che la mancata applicazione dello Statuto Siciliano costa alla nostra regione 7 miliardi di euro di entrate in meno all’anno (quindi meno soldi per tutti) e dopo le reprimende della Corte dei Conti Siciliana (qui l’articolo) secondo cui i soldi che Roma continua a trattenere potrebbero aiutare i comuni siciliani in crisi di liquidità.

Tornando al programma empedoclino, si parla di redistribuzione del debito: “E’ nostro impegno procedere ad una revisione dei casi di esenzione e riduzione d’aliquota, al fine di procedere ad un riequilibrio dell’imposizione”. Quindi, la valorizzazione delle “attività di porto e di pesca, le energie rinnovabili e tutte quelle attività legate al turismo e che sfruttino pienamente le potenzialità storico-culturali e paesaggistiche del nostro territorio senza trascurare la rivalutazione delle attività industriali, puntando su quelle ecocompatibili”.

Per quanto riguarda i rifiuti, obiettivo “il superamento del 50% di raccolta differenziata”.

Entrambi i programmi, va da sé, sono interessanti. Bisognerà vedere cosa riusciranno a fare in pratica e con tutti contro. A Porto Empedocle, in particolare, il Movimento 5 Stelle non dovrebbe avere la maggioranza in Consiglio e questo renderà il lavoro più arduo. Resisteranno alle sirene dei grandi gruppi industriali che di questa cittadina hanno sempre fatto scempio?

La cosa certa è che le aspettative sono tante. E che se pure non riusciranno a realizzare tutto il programma, un po’ di pulizia sarebbe gradita a tutti.

Sul tema:

Ballottaggi: pesante sconfitta per il PD di Renzi. Anche in Sicilia trionfano i grillini

Cancelleri (M5S): “Opa su Palazzo d’Orléans”. Orlando: “Linea PD disastrosa”

Paolo Amenta (ANCI Sicilia): “Adesso Crocetta dovrebbe dimettersi e lasciare il campo ad altri”

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