Elezioni in Sicilia: la caduta di Nino Papania ad Alcamo, brilla la stella di Musumeci a Caltagirone

6 giugno 2016

In Sicilia, nel complesso, al netto dei fatti locali (che alle elezioni comunali sono spesso preponderanti, specialmente nei piccoli centri), il Movimento 5 Stelle si conferma in ascesa. Anche se le divisioni registrate a Vittoria hanno fatto perdere ai grillini questo Comune. Clamorosa la vittoria dei grillini ad Alcamo (47% dei voti circa). Mentre a Caltagirone buono il risultato del parlamentare regionale della Lista Musumeci, Gino Ioppolo. Man mano che procede lo spoglio il candidato del centrosinistra sembra abbia superato la soglia del 50%. Diciotto i sindaci eletti al primo turno

Nei Comuni siciliani lo spoglio delle schede è in corso. Ma già è possibile capire quali potrebbero essere i risultati (ve ne parliamo qui nel dettaglio). Due i casi che saltano agli occhi: il successo, per certi versi straordinario, del Movimento 5 Stelle ad Alcamo, grosso centro della provincia di Trapani, un tempo roccaforte inespugnabile del PD dell’ex parlamentare nazionale ed ex assessore regionale, Nino Papania; e il successo del centrodestra a Caltagirone con il candidato a sindaco Gino Ioppolo, esponente della Lista Musumeci, altra roccaforte del centrosinistra che perde colpi.

Ad Alcamo non si esclude, addirittura, la vittoria al primo turno si profila una possibile vittoria del candidato grillino Domenico Surdi. Stando ai dati ancora parziali, l’avvocato candidato dal Movimento 5 Stelle sarebbe al 49,5%. Insomma, gli manca una manciata di voti per diventare sindaco.

Staccati tutti gli avversari. Al secondo posto, stando sempre alle proiezioni, dovrebbe classificarsi Sebastiano Dara, con il 17% circa dei consensi. Al terzo posto Saro Lauria, candidato di liste civiche, che raggiunge il 12% circa. Più o meno questa è anche la percentuale dei voti di Vincenzo Cusumano, candidato del PD e dell’UDC.

Il dato politico di Alcamo, lo ribadiamo, è il crollo verticale del PD e, in generale, del centrosinistra, che perde un ‘feudo’ che ha gestito per lunghi anni. Questo risultato segna, con molta probabilità, il definitivo tramonto di quello che è stato il leader del PD trapanese (e alcamese in particolare), il già citato Papania.

A Caltagirone – cittadina di grandi tradizioni amministrative – si afferma, almeno al primo turno, il candidato della Lista Musumeci, Gino Ioppolo. Un successo per il centrodestra e, in particolare, per Nello Musumeci, grande sponsor di Gino Ioppolo, deputato regionale.

Caltagirone è una cittadina dove, dall’avvio della Serconda Repubblica in poi, il centrosinistra ha sempre vinto e governato. Ma questa volta per il PD e per i suoi alleati sta andando male, se è vero che il candidato di tale schieramento politico, l’ex sindaco Francesco Pignataro, potrebbe addirittura non andare nemmeno al ballottaggio. Al secondo posto, infatti, potrebbe piazzarsi l’ex consigliere provinciale, Fabio Roccuzzo sostenuto dalle liste ‘Bene in Comune’ e ‘Cambiamo la citta”.

A Vittoria le spaccature tra i grillini e le divisioni del centrosinistra rischiano di regalare la città al candidato del centrodestra, Giovanni Moscato. Quest’ultimo si è mosso bene, ha messo su una lista sul modello di quella ‘costruita’ a Caltagirone da Musumeci e Ioppolo e ha fatto breccia nell’elettorato. Che invece ha dimostrato di non apprezzare le risse.

A Vittoria, alle ultime elezioni Europee, il Movimento 5 Stelle ha preso una barca di voti (è stato il partito più votato). Ma al momento di individuare il candidato i grillini si sono spaccati. La base aveva individuato come candidato a sindaco la farmacista Irene Artemia Nicosia. Ma i parlamentari hanno deciso che il candidato avrebbe dovuto essere un altro (la storia l’abbiamo raccontata qui).

Il risultato di questo bailamme è la sconfitta. Come già accennato, al primo turno ha vinto il candidato del centrodestra, Giovanni Moscato, mentre al secondo posto si è piazzato Francesco ‘Ciccio’ Aiello, più volte sindaco della città, già parlamentare regionale e più volte assessore regionale. Saranno questi due candidati a contendersi la vittoria al ballottaggio.

Aiello, alla fine, potrebbe spuntarla, perché su di lui potrebbero convergere i voti non dei dirigenti del PD, ma degli elettori del PD: Aiello, infatti, è un politico che viene dal vecchio Pci e potrebbe intercettare i voti del centrosinistra.

Da segnalare il risultato elettorale di Grammichele, provincia di Catania, la cittadina dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Anche qui si affermano i grillini con il candidato sindaco Giuseppe Purpora. Stando ai dati dello spoglio, il candidato del Movimento 5 Stelle è in vantaggio su Francesco Specchiale, sostenuto delle liste civiche di centrosinistra.

A Giarre, sempre in provincia di Catania, si profila la sfida tra il consigliere comunale uscente, Tania Spitaleri, vicina ai parlamentari oggi del PD (domani non lo sappiamo), Luca Sammartino e Valeria Sudano, appoggiata dalle liste che fanno capo all’intramontabile ex Ministro, Salvatore ‘Totò’ Cardinale e da altri soggetti e Angelo D’Anna, sostenuto da liste civiche.

A Terrasini, unico Comune della provincia di Palermo chiamato al voto, sono tre i candidati che si contendono la vittoria: Giosuè Maniaci per il centrosinistra, Antonio Giannettino e il sindaco uscente, Massimo Cucinella.

A Porto Empedocle, Comune dell’Agrigentino, altra vittoria dei grillini: Ida Carmina (a un quarto dello scrutinio) è di gran lunga avanti a Orazio Guarraci (sostenuto da PD e Sicilia Futura).

A Favara, altro Comune della provincia di Agrigento, la grillina Anna Alba è avanti a Gabriella Bruccoleri, un candidato sostenuto dal PD e da un ‘pezzo’ Nuovo centrodestra. Questo partito, a Favara, ha puntato su due candidati: il già citato Bruccoleri (sostenuto dal parlamentare nazionale, Nino Bosco) e un altro candidato (mezzo ‘naufragato’) sostenuto dal parlamentare regionale, Vincenzo Fontana.

A Noto, nel Siracusano, si prevede il ballottaggio tra tra il sindaco uscente, Corrado Bonfanti, ed il presidente del Consiglio comunale in carica, Corrado Figura.

A Lentini, sempre per restare in provincia di Siracusa, la contesta passa tra Stefano Battiato, appoggiato dai partiti di centrodestra, e Dario Saggio, sostenuto da alcune liste civiche.

Nel complesso, sono 18 i sindaci eletti in Sicilia.

A Montevago, provincia di Agrigento, ha vinto Margherita La Rocca Ruvolo.

A Ramacca, ne Catanese, vittoria per l’ex parlamentare regionale, Giuseppe ‘Pippo’ Limoli.

Nell’Ennese, a Calascibetta, ha vinto Piero Antonio Santi Capizzi.  A Barrafranca, altro Comune della provincia di Enna, vittoria di Fabio Arnaldo Ettore Accardi.

Nel Messinese, ad Antillo, il sindaco è Davide Paratore.

A Caronia, altro comune della provincia di Messina, ha vinto Antonino D’Onofrio.

A Falcone, sempre nel Messinese, è stato eletto sindaco Carmelo Paratore. A Ficarra – siamo sempre ne Messinese – il sindaco eletto è Gaetano Artale. A Galati Mamertino c’era un solo candidato, Nino Baglio.

A Patti, ancora nel Messinese, conferma per il sindaco uscente, Giuseppe Aquino, del centrodestra.

A Capo D’Orlando ha vinto al primo turno Francesco Ingrillì.

Aggiornamento a Caltagirone:

Man mano che procede lo spoglio sembra profilarsi la vittoria del candidato del centrosinistra, Francesco Pignataro.

Qui sotto un ulteriore approfondimento sui risultati:

Amministrative: in Sicilia avanza il M5S e arretra il PD

 

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