Almaviva: Roma e Milano dicono No all’azienda. Si aspetta Palermo, poi Napoli

3 maggio 2016

Comincia a registrarsi entusiasmo tra i dipendenti di Almaviva che, in larga parte, si sono schierati contro il ricatto dell’azienda  per difendere la loro dignità. A deludere i colleghi calabresi di Rende…Aggiornamento: trionfano i NO anche a Palermo

Roma e Milano rimandano al mittente la proposta di Almaviva. I dipendenti delle due città hanno votato No all’ipotesi di accordo del 26 Aprile scorso, con cui, in buona sostanza, l’azienda metteva sotto scacco (o sotto ricatto?) quasi tutti i suoi lavoratori con un piano che, anche qualche sindacato, non aveva esitato a definire ‘irricevibile’: il ritiro dei licenziamenti annunciati (1670 solo a Palermo, a Roma 918 e a Napoli 400), in cambio di un contratto di solidarietà con percentuali diversificate, più alte a Palermo, Roma e Napoli (del 45% per le prime due; del 35% per il capoluogo campano), più basse per Rende (3%), Catania (7%) e Milano (13%).

Un piano che condannerebbe i 4600 lavoratori di Roma e Palermo, oltre a parte dei lavoratori di Napoli, ad un’intesa che dimezzerebbe il loro reddito.

Un piano contro cui, come detto i dipendenti di Roma e Milano hanno detto NO: nella capitale gli aventi diritto erano 1714, hanno votato 1283 (75,08%), 6 nulle, 6 bianche, 168 SÌ e 1102 NO.

Non delude neanche Milano che pure era toccata in minima parte dalla condanna dei contratti di solidarietà e nonostante gli astenuti: aventi diritto 596,  votanti 266 (44,6%),  206 NO56 Si.

Adesso si aspetta Palermo il cui risultato sarà determinante per l’esito finale vista l’altissima partecipazione al voto. Domani, invece, si saprà come è andata a Napoli.

Molto deludente, invece, i risultati di Rende: I SI 83 E I NO 20. La maggior parte dei dipendenti calabresi si è astenuta suscitando l’ira dei colleghi del resto d’Italia che li ha accusati di egoismo e di vista corta e che ironicamente dicono: “A buon RENDEre…”.

Nonostante, dunque, le pressioni di qualche sindacato (come vi abbiamo raccontato qui) che lecca il culo all’azienda, i dipendenti Almaviva – eccezione fatta per Rende- stanno tenendo alta la bandiera della dignità. 

“Da domani dovrà essere intrapresa una lotta senza quartiere contro il governo e contro l’azienda. – si legge in un comunicato di Confintesa TLC Palermo che dà per sontata la vittoria dei NO-  Il primo non può continuare a “lavarsene le mani” come ha fatto fino ad ora, ma deve assumersi le sue responsabilità, infatti se il settore delle telecomunicazioni è in crisi è grazie alle politiche insensate poste in essere sul lavoro e grazie al fatto che non fa neppure rispettare quelle poche norme che lo tutelerebbero. È facile fare il forte con i deboli!!!! Faccia rispettare le norme dai committenti, responsabili quanto il governo per tutto quello che sta accadendo”.

“La seconda, – prosegue la nota- deve rassegnarsi, il problema non sono i lavoratori, ma chi li ha gestiti e come li ha gestiti. Stiamo parlando di una Multinazionale che ha interessi in tutto il mondo e che è leader nell’I.T, che però non pensa a formare il personale che a suo avviso è in esubero nel CRM, per poterlo usare nei settori ove continua a vincere appalti!! È troppo facile dare la responsabilità alle istituzioni ed ai lavoratori, Tu azienda, anche in queste condizioni puoi tutelare i tuoi lavoratori riconvertendoli ed invece sei capace soltanto di licenziare o di intaccare i loro diritti. Questa azienda non vede futuro lavorativo ed infatti a Palermo vuole abbandonare una sede per far confluire i lavoratori in quella più piccola di via Cordova, di fatto certificando esuberi strutturali poiché le postazioni non potranno ospitare tutti i lavoratoti. Non ci rassegneremo e continueremo la lotta al fianco dei lavoratori”.

Aggiornamento/ a Palermo trionfano i NO:

Almaviva, anche Palermo alza la testa: vincono i NO

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti