Palermo, grazie a Nadia Spallitta il Tram di Palermo diventerebbe gratuito

8 marzo 2016

Sarà così se il TAR Sicilia darà ragione a un ricorso dove c’è anche lo zampino di Nadia Spallitta. L’inghippo è stato raccontato stamattina, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa di presentazione dei ricorsi contro le ZTL che l’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando si appresta ad appioppare ai cittadini. Una storia particolare nella quale si evidenza una ‘tresca politica’ tra gli orlandiani, Rifondazione comunista e i berlusconiani di Palermo. Le contraddizioni del parlamentare regionale e consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Milazzo, novello dottor Jekyll e mister Hyde della politica… Aggiornamento sul ricorso al TAR Sicilia – Ulteriore dichiarazione di Nadia Spallitta 

La cosa sembra incredibile. O quasi. Perché gli inciuci tra l’Amministrazione comunale di Palermo – ‘capitanata’ dal sindaco Leoluca Orlando – e Forza Italia sono noti. Ma il particolare che è emerso oggi, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei ricorsi contro le ZTL (Zone a Traffico Limitato), è veramente incredibile. Un particolare che la dice lunga sull’opposizione, o presunta tale, dei berlusconiani a Sala delle Lapidi, la sede del Consiglio comunale del capoluogo siciliano. Proviamo a sintetizzare l’inghippo. Che è venuto fuori, lo ribadiamo, nel corso della presentazioni di un ricorso promosso da Vivo civile, Bispensiero e il Comitato Salviamo il cuore di Palermo (merito del lavoro degli avvocati Giovanni Scimone e Alessandro Dagnino e la partecipazione di Nadia Spallitta).

Siamo a fine Dicembre dello scorso anno. A Sala delle Lapidi infuria il dibattuto sulle due ZTL che l’Amministrazione di Palermo vuole introdurre per fare ‘cassa’. Soldi che il Comune vuole utilizzare per foraggiare le tre linee di Tram e, in generale, le società controllate dallo stesso Comune di Palermo.

La vice presidente del Consiglio comunale, Nadia Spallitta, presenta un emendamento che punta ad abolire le tariffe delle ZTL. In pratica, Nadia Spallitta, consigliere comunale del PD, vuole abolire i 120 Euro che i cittadini dovrebbero pagare ogni anno per attraversare le due ZTL. Soldi – che lo scorso Dicembre sono stati calcolati in circa 30 milioni di Euro, ma che potrebbero essere molti di più – che dovrebbero andare all’AMAT, la società per il trasporto pubblico che fa capo al Comune di Palermo che è stata chiamata a gestire le tre linee di Tram.

Quello presentato da Nadia Spallitta è un emendamento soppressivo: un emendamento che punta, come già ricordato, a sopprimere le tariffe.

A questo punto interviene il gruppo consiliare di Forza Italia, che presenta un sub emendamento per sopprimere quanto previsto dall’emendamento di Nadia Spallitta e per reintrodurre le tariffe, ridotte da 120 a 100 Euro.

Nadia Spallitta

Nadia Spallitta

Già da questo passaggio si può notare la contraddizione dei consiglieri di Forza Italia, che dicono di essere all’opposizione e, di fatto, fanno il gioco della Giunta Orlando e di Rifondazione comunista, forza politica che, con l’assessore Giusto Catania, gestisce proprio l’assessorato comunale alla Mobilità. La dimostrazione dell’inciucio tra orlandiani, Rifondazione comunista e Forza Italia!

L’Aula mette ai voti il sub emendamento di Forza Italia che punta a sopprimere l’emendamento di Nadia Spallitta. Sub emendamento che viene approvato. Così l’Aula, complici i consiglieri comunali di Forza Italia, bloccano l’emendamento di Nadia Spallitta, che avrebbe soppresso le tariffe (dando ai cittadini la possibilità di prendere le tre linee di Tram senza pagare il biglietto) e ripristina le tariffe, che passano, come già ricordato, da 120 a 100 Euro all’anno.

Di fatto, lo ribadiamo, Forza Italia ha retto il gioco (o il ‘sacco’) a Orlando e alla sua Giunta, Rifondazione comunista compresa.

Il problema – e siamo arrivati alla conferenza stampa di stamattina – è che il regolamento di Sala delle Lapidi, a detta di Nadia Spallitta, vieta la possibilità di sopprimere, con un sub emendamento, un emendamento che è già di per sé soppressivo.

Da qui uno dei ricorsi al TAR Sicilia presentato proprio da Nadia Spallitta.Se il Tribunale Amministrativo Regionale darà ragione alla vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, si potrebbe verificare un fatto per certi versi paradossale: tornerebbe in gioco l’emendamento di Nadia Spallitta, che è stato approvato con la soppressione voluta dai consiglieri comunali di Forza Italia e approvato da Sala delle Lapidi. Ma tornerebbe nella sua formulazione originaria, ovvero con la soppressione delle tariffe.

Morale: se il TAR darà ragione a Nadia Spallitta, i palermitani potranno viaggiare gratis sulle tre linee di Tram.

Sugli altri ricorsi contro le ZTL daremo notizie più tardi.

 

Ulteriore approfondimento sul perché, se il TAR dovesse dare ragione a Nadia Spallitta, il Tram diventerà un servizio gratuito. 

Alla base c’è una sentenza del TAR Campania che fa Giurisprudenza. In base a questa sentenza, il presupposto per poter rendere operativa, a pagamento, una ZTL è che il PUT (Piano Urbano del Traffico) sia aggiornato.

Il PUT del Comune di Palermo presenta fasi che sono ancora incomplete.

Il PUT del Comune di Palermo – che risale al 2013 – non è mai stato aggiornato. In assenza di un PUT aggiornato – stando alla sentenza del TAR Campania – le ZTL possono essere gratuite o sperimentali.    

 

P.S.

Infine una considerazione politica: a che gioco gioca, a Palermo, Forza Italia? Che figura fa una forza politica che, in Consiglio comunale, dice di fare opposizione e poi, un giorno sì e l’altro pure, fa i ‘succhiotti’ all’Amministrazione di Leoluca Orlando?

E che dire di Giuseppe Milazzo, che è consigliere comunale a Palermo – parliamo sempre di Forza Italia – e parlamentare regionale? In Consiglio comunale, d’accordo con il gruppo consiliare al quale appartiene, partecipa ai ‘giochi’ consociativi con il suo partito, mentre a Sala d’Ercole presenta e fa approvare una norma che, se applicata, dovrebbe bloccare la ZTL, in attesa che il Consiglio comunale riesamini la questione complessivamente.

Qual è il vero volto di Giuseppe Milazzo, novello dottor Jekyll e mister Hyde della politica? Quello che approva le ZTL in Consiglio comunale o quello che prova a bloccarle a Sala d’Ercole?

Che ne dice di questo gioco delle parti il coordinatore-commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè? Hanno ragione quelli che dicono che, alle elezioni comunali del prossimo anno, gli azzurri appoggeranno Orlando contro i grillini?

 

Aggiornamento 1 – ore 17,35

Come annunciato stamattina illustriamo, per grandi linee, il ricorso contro l’istituzione delle due ZTL che l’Amministrazione Orlando sta provando a istituire.

“Le tariffe della ZTL – spiega Nadia Spallitta – avrebbero dovuto essere approvate dal Consiglio comunale di Palermo prima dell’approvazione del Bilancio comunale. Invece sono state approvate il 24 Dicembre dello scorso anno. Le tariffe, invece, avrebbero dovuto essere previste nell’allegato obbligatorio e indispensabile per lo stesso Bilancio. Non solo. A rendere lo scenario ancora più confuso è la mancata approvazione di tutte le fasi del cosiddetto PUT, sigla che sta per Piano Urbano del Traffico”.

palazzo delle aquile

Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo

Per la cronaca, circa 200 cittadini hanno firmato il ricorso avvero l’istituzione delle due ZTL al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) dagli avvocati Alessandro Dagnino e Giovanni Scimone.

Massimo Merighi, presidente dell’associazione di Bispensiero, protagonista negli anni passati del ricorso con la ZTL istituita dall’ex sindaco, Diego Cammarata, è oggi tra i primi firmatari del ricorso. Con il quale è stata avanzata ai giudici amministrativi la richiesta di sospensiva. Secondo gli autori del ricorso, la ZTL orlandiana si basa sugli stessi presupposti di quella del 2008. Insomma, manda il PUT. C’è un iter avviato, ma che non è stato completato. In queste condizioni, secondo gli autori del ricorso, mancano i presupposti di legge per applicare la tariffazione delle ZTL.

Sempre per la cronaca, va ricordato che la ZTL – 100 Euro all’anno per ogni automobile – colpirebbe cittadini e commercianti.

Chi vive dentro il perimetro delle due mega ZTL dovrà pagare comunque 90 Euro all’anno per ogni automobile (il Comune ha deciso di fargli uno ‘sconto’ di 10 Euro…). Chi vive al di fuori del perimetro delle due ZTL potrà scegliere di non pagare. Questo crea una disparità tra cittadini.

La ZTL colpirà i commercianti che operano dentro il perimetro delle due ZTL, direttamente e indirettamente. Direttamente perché dovranno pagare (e dovranno pagare anche i fornitori). Indirettamente perché – stando all’aria che tira – tanti cittadini palermitani non pagheranno i 100 Euro all’anno per accedere alla ZTL: cosa, questa, che ridurrà inevitabilmente i volumi di affari dei commercianti che operano dentro il perimetro delle due ZTL.

Questo spiega il perché i commercianti sono molto interessati a questo ricorso.

 

Aggiornamento 2 – ore 18,05 – Dichiarazione di Nadia Spallitta

E’ stato notificato stamattina il ricorso al TAR promosso da associazioni, residenti, commercianti (già circa 200 i firmatari) contro la delibera del Consiglio comunale di aggiornamento del contratto di servizio con l’AMAT nella parte in cui si prevede un corrispettivo di 30 milioni di euro per la società partecipata derivante dalle tariffe delle ZTL nonché le successive delibere della Giunta e gli atti dei dirigenti che hanno ulteriormente disciplinato le stesse tariffe.

Il ricorso si fonda su molteplici contestazioni:

1) la mancanza dell’obbligatorio e preventivo regolamento istitutivo delle tariffe Ztl;
2) il mancato inserimento tra gli allegati del Bilancio 2015 delle tariffe Ztl e la mancata previsione tra le entrate e le uscite nel bilancio comunale delle stesse;
3) la mancata definizione del Put, atto propedeutico e indispensabile per l’introduzione di Ztl a pagamento. Il Consiglio infatti ha votato il Pgtu, ma l’iter di definizione di questo strumento rivolto a garantire limiti e riduzioni all’inquinamento e le norme di sicurezza stradale non si è completato. Mancano i piani particolareggiati ed esecutivi previsti dalle circolari ministeriali del 1997, attuative del Codice della Strada;
4) la violazione del Codice della Strada che impone che il Put sia aggiornato ogni due anni. Al riguardo la giurisprudenza del Tar ha affermato che in mancanza di aggiornamento non si possono introdurre tariffe per le Ztl;
5) la violazione delle norme del Cds e delle circolari ministeriali attuative che disciplinano in modo dettagliato la funzione, le caratteristiche e le modalità di attuazione sia delle Ztl che delle tariffe, in modo tale da garantire la sostanziale esenzione per residenti e domiciliati e sicuramente una differenziazione che tenga conto della capacità di inquinamento dei mezzi e che rappresenti un disincentivo all’uso del mezzo privato a favore di quello pubblico. Tali prescrizioni sono strettamente collegate con studi di settore aggiornati che individuino le aree di concentrazione dell’inquinamento atmosferico. Per cui Ztl e tariffe devono essere calibrate in relazione a questi elementi. ztl palermo 2

“A questi motivi se ne aggiungono numerosi altri di carattere tecnico, relativi per esempio alla natura tributaria di queste tariffe che tuttavia, pur rappresentando una indiscriminata imposizione fiscale, non ha le caratteristiche di tutela dell’utente legate per esempio alla capacità contributiva dell’utente. Alcuni dei predetti motivi, tra l’altro, sono stati oggetto di accoglimento da parte di sentenze del Tar Palermo del 2008 e del Tar Campania nel 2014. Per cui è auspicabile che anche in questa circostanza i giudici accolgano le istanze di tanti cittadini”.

“Al riguardo . dice Nadia Spallitta- ritengo che sia opportuno che l’Amministrazione sospenda in via cautelare l’applicazione delle tariffe per evitare di arrecare un danno all’Erario e di dovere quindi restituire i soldi ai cittadini nel caso di sospensione dei provvedimenti da parte del TAR. Del resto, dal momento che il Bilancio di previsione 2016 non è stato ancora approvato e le somme non sono registrate in alcun bilancio comunale, in nessuno modo le entrate derivanti dalle Ztl potrebbero essere utilizzate per il tram.

Ritengo che sia necessario adottare misure idonee per ridurre l’inquinamento atmosferico, adeguate alla città ed efficienti. Diverse, quindi, da quelle previste dell’Amministrazione che si estendono a una vasta parte del territorio senza essere accompagnate da un adeguato e aggiornato accertamento dei risultati (in termini ambientali) che le attuali Ztl potranno determinare. In altri termini si chiede un sacrificio ai cittadini senza alcuna garanzia che questo sacrificio sia quello effettivamente utile rispetto alla funzione del provvedimento stesso e dunque utile per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.”

 

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