IN ESCLUSIVA/ Intercettato il flusso di coscienza dell’assessore Baccei

25 novembre 2015

Ecco a voi l’assessore all’Economia Baccei in ‘bilico’ tra la ‘Coscienza di Zeno’  di Italo Svevo e L’Ulisse di James Joyce. Un eccezionale reportage tra i suoi pensieri raminghi. Tra lo zigzagare interiore emerge un dubbio: tra Firenze e il Mugello pensano che all’Ars alberghino sontuosi minchioni?

Dopo avere avuto accesso alle registrazioni della seduta psichiatrica di Crocetta a Vienna da Freud, con i nostri potenti mezzi introspettivi abbiamo intercettato il flusso  di coscienza di Alessandro Baccei, inopinatamente assessore all’Economia  della Regione siciliana. Ecco qui riportato il monologo interiore del grande statista alla ribollita, quel monologo che si sviluppa nell’arco di tempo che intercorre tra la veglia e il sonno.

“LUI quel giorno che eravamo distesi tra i sassi del Mugello e c’era il sole, lui mi disse caro ho un disperato bisogno di soldi  e io come ti posso aiutare e lui mi disse c’è un posto dove c’è  un mare di soldi che un pugno di inutili cretini non sa spendere e che se glieli levi da sotto il naso nemmeno se ne accorgono e come facciamo a prenderli  è semplice il posto è la Sicilia ma lì sparano, sparano solo a chi  li disturba quelli invece sono d’aiuto allora va bene che  allora è vero che la Sicilia è in mano a un pugno di imbecilli senza dignità ma come devo fare te lo dico io  ordino a quel cavallo di cartone che quei disperati hanno eletto presidente della Regione di fare una delle sue cazzesche crisi di governo e di cambiare tutti gli assessori così mentre lui perde mesi a rifare  la giunta io combino un casino con  i soldi  della regione e me li tengo a Roma  quando il governo di questi dementi è pronto io ti impongo come assessore e gli dico che solo tu sei in grado di risanare i conti che io gli ho sfasciato e gli dico pure che le loro ricche prebende non le tocco che i loro servi precari forestali ex Spatafora, ex Randazzo ex Pip e Piop Pup e Polp ex carcerati e carcerati non li tocco e quelli ti fanno fare tutto quello che vuoi  e noi gli diamo come elemosina un po’ dei loro soldi è bellissimo ma sono proprio così cretini non mi pare possibile ti assicuro che questi qui sono mezzecartucce che prima di fare i deputati erano disoccupati oppure facevano le cameriere, i lavapiatti gli autisti nessuno di loro ha mai letto un libro per intero sono gente innocua e felice dagli il suo e ti vendono madri figli e mogli figurarsi la Sicilia e che è loro la Sicilia io quando tu allora a poco a poco prendi i soldi io farò  finta di niente e poi gli dirò che è colpa loro perché sono tanto bestie che non sanno spenderli i loro soldi poi siamo tranquilli perché se i siciliani hanno eletto questi qui gli basta un pezzo di pane e tumazzo e non hanno Alessandro-Bacceiorgoglio né dignità e si fanno spogliare nudi senza reagire se non a parole e le parole non hanno mai ucciso nessuno che pacchia avrò come premio LUI me l’ha promesso un posto a vita di consigliere di Amministrazione della banca della Monta dei maschi di schiena e non correrò rischi perché in quel cesso laggiù non è come a Firenze la mia vera patria dove se uno ti torce un capello ti fanno il culo non come…  tanto quei pezzi di merda pensano solo alla loro mazzette e ai loro precari e noi gli strafottiamo un sacco  di miliardi mica sono bruscolini e facciamo bella figura con l’Europa che ci sta scassando i cabbasisi con il patto di stabilità poi da quando alla commissione bilancio ci  abbiamo  messo Vafanciullo un minus habens che è stato capace di perdere le elezioni a presidente della provincia di Siracusa quando Berlusconi vinceva tutto nemmeno sa dov’è la sede della commissione ce lo deve portare il suo portaborse e se poi gli dai un foglietto con scritto a stampatello quello che deve dire lui dopo una decina di letture e ripassi lo può leggere senza fare troppi errori e se gli dici che Roma gli ha dato un miliardo di miliardi lui se la beve e lo dice  gongolando ai siciliani che se la bevono pure loro è un vera pappa col pomodoro ma in grande ma non sono sicuro che qualcuno non si incazza sul serio e mi fa la festa magari tutti quegli stronzi che alle elezioni se ne stanno a casa a farsi quelli che credono i cazzi suoi e alla fine si incazzano e fanno la rivoluzione è un rischio che devo correre tengo anche  famiglia mio fratello  buffalmacco che si è messo in testa di fare l’avvocato che potrebbe fare al massimo il giovane di notaio e ha bisogno consulenze che poi gli devo scrivere io ma la voce del sangue e suo gemello bruno che LUI mi ha promesso che lo manda a dirigere la filiale della banca pecoreccia di San Giovanni in persiceto  e andreucchio ha già pronta nel pistoiese una distesa di terreno da coltivare a ravanelli cicoria e cavoli  e calandrino lo fa nominare assistente alla galleria degli uffizietti io non ci credevo ma aveva ragione LUI è una pacchia tu devi fare la faccia feroce e questi fanno tutto quelli che vuoi pur di non perdere il posto.

 

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