IL MATTINALE 6/ Alcune domande ai siciliani che non vanno a votare

8 febbraio 2018

I miei articoli sulla Sicilia al voto – e, in particolare, sui siciliani che non vanno a votare pensando di mettere in difficoltà la vecchia politica (invece purtroppo non è così) – hanno suscitato reazioni contrastanti. Il tema è sicuramente spinoso. Ma va affrontato comunque

La nostra ricerca sui siciliani al voto ha avuto reazioni contrastanti. I dati sono esaminabili da tutti, quindi mi limiterò a confutare la minoranza indignata per i termini crudi con cui ho qualificato la maggior parte dei componenti il corpo elettorale della Sicilia.

Radical chic, cretini integrali, bestie, sottospecie umane, servi. A tutti pongo le stesse domande.

Perché, se nessuno merita queste definizioni di se stesso, la Sicilia è l’ultima regione del Paese?

Perché la Sicilia è in mano a cialtroni senza dignità?

Il destino cinico e baro?

Una serie di sfortunate circostanze?

La maledizione di Cagliostro?

Il traffico?

L’Etna?

La siccità?

Di seguito i tre articoli:

La Sicilia che non va a votare: astenuti, radical chic e cretini integrali

 

In Sicilia la sindrome di Stoccolma tiene in piedi la vecchia politica!

 

Elezioni: chi vende e chi compra i voti. Descrizione di un sistema in Sicilia (e nel Sud)

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