Musumeci e i ‘lapardei’ del centrodestra pensano di avere già vinto e litigano per le poltrone…

1 settembre 2017

Litigano ancor prima di avere vinto le elezioni. Perché loro, i ‘lapardei’ del centrodestra, sono convinti di aver già vinto ‘stracciando’ i grillini. Musumeci, Gianfranco Miccichè, Ignazio la Russa, Raffaele Lombardo, Totò Cuffaro, Saverio Romano, Lorenzo Cesa, Roberto lagalla, Gaetano Armao, Alessandro Pagano già si accapigliano per le poltrone. Che ‘statisti’ ragazzi!

Hanno già vinto. Gli esponenti della vecchia politica siciliana che in questo momento (domani non si sa, visto che cambiano opinione spesso…) sono schierati in favore del candidato alla presidenza della Regione siciliana, Nello Musumeci, pensano, anzi sono certi di avere già vinto le elezioni regionali del prossimo 5 novembre. I rappresentanti di Forza Italia, Cantiere Popolare, Lega Nord, UDC (di Cesa), Fratelli d’Italia e ‘frattaglie’ varie – che oggi si sono presentati in pompa magna nella sala stampa dell’Ars – sono così convinti che vinceranno le elezioni che hanno iniziato già a litigare ancor prima di cominciare.

Roberto Lagalla, già rettore dell’università di Palermo, già nominato al CRN dal PD di Davide Faraone (PD) e adesso leader di IdeaSicilia – un movimento civico ‘jolly’ che può andare bene sia con il centrodestra, sia con il centrosinistra – ha già messo le mani avanti: io, ha lasciato capire, non so che farmene dell’assessorato alla Pubblica istruzione: io sono qui per tornare a ricoprire il ruolo di assessore alla Salute-Sanità.

Insomma, ancor prima di vincere Musumeci è alle prese con la prima ‘grana’: Lagalla che non ne vuole sapere di Pubblica istruzione. La cosa non è da prendere sottogamba: ieri pomeriggio, infatti, dopo una lunga, e a quanto pare infruttuosa trattativa, Lagalla ha diramato un comunicato stampa nel quale diceva di non fare parte della coalizione in sostegno di Musumeci. E che era in lista, come candidato presidente, con la sua lista IdeaSicilia e altri movimenti (come potete leggere qui).

Dopo il comunicato di Lagalla, a quanto si racconta, sarebbero ‘volati tavolini’…

Alla fine Il commissario-coordinatore di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, ha chiamato tutti a raccolta e ha detto:

“O domani mattina siete tutti da me e si chiude o vi mando tutti al diavolo!”.

Così stamattina alle otto in punto erano tutti da Miccichè.

Sempre stamattina, a quanto pare, qualcuno ha fatto credere al professore Lagalla che non sarà assessore alla Pubblica Istruzione. Così l’ex rettore dell’università di Palermo ha ricambiato idea ed è ripassato nel centrodestra.

Ma le cose stanno proprio così? Insomma: è certo che Musumeci – partendo sempre dal presupposto degli esponenti del centrodestra in base al quale hanno già vinto le elezioni – affiderà a Lagalla l’assessorato alla Salute-Sanità?

A quanto pare, no, non è affatto certo. Perché i ‘capi’ di Forza Italia non avrebbero alcuna intenzione di mollare l’assessorato alla Salute-Sanità.

Sembra che la questione sia stata sospesa da Musumeci che avrebbe detto:

“Ma non ne possiamo parlare dopo le elezioni?”.

Questo, per grandi linee, è il clima che si respira nel centrodestra siciliano “che ha già vinto le elezioni regionali”.

Non osiamo immaginare cosa succederà se questi ‘lapardei’ del centrodestra siciliano – i vari Gianfranco Miccichè, Ignazio la Russa (oggi presente per Fratelli d’Italia), Raffaele Lombardo, Totò Cuffaro, Saverio Romano, Lorenzo Cesa (che vorrà uno dei suoi in Giunta), Gaetano Armao, Alessandro Pagano e via continuando – affamati di poltrone e di potere, dovessero vincere le elezioni regionali di novembre…

Ma la ‘battuta’ più comica l’ha pronunciata l’avvocato Gaetano Armao, che Berlusconi avrebbe voluto candidato presidente, ma che si dovrà accontentare della vice presidenza della Regione:

“La coalizione si ritrova unita per il riscatto della Sicilia dal disastro lasciato dal governo Crocetta”.

Peccato che Armao è stato per quasi quattro anni assessore regionale del Governo Lombardo: un Governo che di danni ne ha fatti tantissimi.

Ma questo, forse, l’avvocato Armao, con tutti gli incarichi che ha dovuto fronteggiare in questi anni, deve averlo dimenticato…

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