Scandalo del canile di Palermo 2/ Ore 4 di mattina: comincia la battaglia per difendere i cani

27 marzo 2017

I volontari hanno passato la notte davanti il canile municipale di Palermo dandosi il cambio. Tutto è filato liscio fino alle 4 e mezza di stamattina, quando è arrivata l’automobile della ‘staffettista’, ovvero l’auto che dovrebbe trasportare i primi 25 animali per destinazione ignota. Tra i volontari – che difendono i cani e vogliono impedire quella che si annuncia a tutti gli effetti come una deportazione – è scattato l’allarme. . Aggiornamento: la tensione è alle stelle! Altro aggiornamento: situazione sempre più tesa: le forze dell’ordine stanno per caricare gli animalisti che stanno provando a non fare ‘deportare’ i cani? Altro aggiornamento: il sindaco Orlando avrebbe capito l’antifona e avrebbe deciso di lasciare in pace i cani: ma è una voce da verificare con gli ‘atti’ amministrativi o, quanto meno, con un comunicato ufficiale. Le dichiarazioni del consigliere comunale, Angelo Figuccia. Altro aggiornamento: l’AIDDA ha denunciato il sindaco di Palermo. La nota delle associazioni sulle gomme dei furgoni del Comune bucate. NUOVO AGGIORNAMENTO: la verità e i retroscena di questa incredibile storia: il ruolo del PAVI, il Partito Attivista Vittime Indifese

Palermo, 4 e mezza di mattina, canile municipale: arriva a umma umma l’automobile della ‘staffettista’. Di ‘turno’ ci sono almeno dieci volontari che hanno passato la notte lì, dandosi il cambio ogni due ore. L’auto dello ‘staffettista’ si presenta davanti l’ingresso del canile: scatta immediatamente l’allarme. Chi telefona di qua, chi telefona di là. Nel giro di dieci minuti i volontari sono diventati una trentina.

(Di tale, incredibile vicenda vi abbiamo parlato in questo articolo: ora è il momento degli aggiornamenti)

Intanto l’automobile dello ‘staffettista’ è entrata nel canile.

“E’ lei, è lei in persona”, ci dice una volontaria. Parla di una donna molto conosciuta in questo settore. Una donna al centro di tante polemiche. Sarebbe lei, a giudicare da quanto ci raccontano, l’interlocutrice scelta dall’Amministrazione comunale di Palermo.

“Non hanno dove andare perché il furgone non è a norma”, ci dice Marcello Robotti che, come altri volontari, ha passato la notte qui.

Per la cronaca, gli ‘staffettisti’ sono coloro i quali trasportano i cani. Gli animali – checché ne pensino tanti protagonisti di questa vergognosa storia – non sono ‘cose’: sono esseri viventi che non servono per fare soldi e gestire appalti: al contrario, sono esseri viventi che non vanno fatti soffrire.

Pensare che 25 cani debbano finire in quell’automobile, stipati uno addosso all’altro, fa soltanto rabbrividire!

Noi, da cronisti, ci chiediamo e chiediamo: quali ‘autorità dovrebbero controllare se un furgone adibito al trasporto dei cani è a norma? E, soprattutto, dove sono i rappresentanti di queste ‘autorità’?

Intanto i volontari si stanno organizzando. Stanno chiamando gli uomini del Corpo Forestale – che ieri sera erano qui – per fare controllare il furgone dello ‘staffettista’.

Fanno di più, i volontari. Hanno sistemato le proprie automobili davanti l’entrata del canile per impedire il passaggio all’automobile dello ‘staffettista’.

In giro si dice che arriveranno gli uomini della Digos per fare spostare le automobili dei volontari. Sarà vero?

Vi aggiorneremo.

Aggiornamento ore 06,02 – Sono arrivate due automobili dei Carabinieri. Rimangono lì pochi minuti. Che sono venuti a fare?

“Si stanno preparando – ci dicono i volontari -. Ora arriveranno i militari in tenuta antisommossa”.

L’antisommossa per consentire il trasporto dei cani? Si arriverà a questo?

Vi aggiorneremo.

Aggiornamento 07,45 – Sono arrivati due veterinari dell’Azienda sanitaria Provinciale (ASP) di Palermo.

Aggiornamento 10,28 – La tensione sta crescendo. Ci sono circa 80 volontari. Dentro il canile ci sono gli uomini delle forze dell’ordine. Qualcuno, non si capisce chi, ha bucato le ruote dei mezzi del Comune. Un atto ‘provvidenziale’ l’ha definito qualcuno: così il Comune, che in questa vicenda ha torto marcio, passa dalla parte della vittima!

Un po’ quello che è successo nei mesi scorsi con la protesta contro la ZTL, quando qualcuno ha strappato il cartello e gli amministratori comunali sono diventati le ‘vittime’.

In realtà, in questa storia veramente brutta le vere vittime sono i cani che, a quanto ci dicono, sono stipati in un furgone in attesa di essere ‘deportati’ non si capisce dove.

Stamattina si stanno fronteggiando due città: la Palermo fatta dai volontari che difendono i cani; e il Comune di Palermo – con il corollario di ‘autorità’ – che non si capisce che cosa stiano combinando.

Come abbiamo scritto, la tensione è alle stelle. Ci aspettiamo il peggio.

Vi terremo informati.

Aggiornamento ore 12,24 – Siamo tornati alle 10 e 45 presso la sede del ‘presunto’ canile comunale. Ci dicono che è stato qui il candidato sindaco di Palermo del Movimento 5 Stelle, Ugo Forello. Una presenza piuttosto veloce. Cerchiamo altri esponenti grillini. Ne rintracciamo quattro, forse cinque. Rispetto a quello che sta succedendo ci aspettavamo, in verità, una presenza maggiore di militanti del Movimento 5 Stelle. Delle due l’una: o il Movimento non sta dedicando l’attenzione che una vicenda del genere merita, o a Palermo il Movimento 5 Stelle è messo veramente male!

Alle 11 e 30 una delegazione delle associazioni animaliste composta da appena due persone viene fatta entrare dentro il canile. Li sta accompagnando il consigliere comunale uscente, Giulio Cusumano.

Gira voce che gli ‘staffettisti’ avrebbero cambiato animali: non potendo trasportare cani appena vaccinati ne avrebbero caricati altri sul furgone. A noi la notizia sembra destituita di fondamento, perché un cane ospitato da un canile municipale, se viene adottato – e c’è una documentazione che lo prova – non può più restare nello stesso canile e, soprattutto, non può essere sostituito.

A nostro avviso la vicenda sta prendendo una brutta piega. Il canile è presidiato dalle forze dell’ordine. Ma è anche presidiato da tanti ragazzi e ragazze.

Si sta cercando di mediare. Ma i ragazzi tengono duro.

Vi risparmiamo gli aggettivi con i quali vengono apostrofati i protagonisti di questa brutta, bruttissima pagina dell’attuale Amministrazione comunale di Palermo. Ma li potete immaginare…

Torneremo presto a informarvi.

Aggiornamento ore 12 e 29 – Le forze dell’ordine hanno spostato le automobili. Si parla di un possibile intervento (una carica?) contro i ragazzi che manifestano contro la deportazione degli animali.

Aggiornamento ore 13,10 – Qualcuno ha recapitato un documento dell’assessorato regionale alla Salute-Sanità che blocca il trasferimento dei cani. Ma i dirigente del Comune dice che, non essendo indirizzato a lui, non ha valore.

Aggiornamento 13 e 50 – E’ arrivata la capogruppo del PD all’Ars, Alice Anselmo con un ulteriore provvedimento della Regione siciliana che dovrebbe bloccare il trasferimento dei cani.

Aggiornamento ore 21 e 20 – Forse il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, avrebbe capito che, questa volta, sta toccando duro: forse potrebbe anche forzare ancora, ma ha già contro non solo gli animalisti della città – che non sono pochi – ma anche buona parte dell’opinione pubblica, infastidita da questa storia degli animali ‘mercificati’.

Insomma, forse i cani resteranno a Palermo. Anche se, per tutto il pomeriggio, la ‘staffettista’ arrivata dalla Sicilia orientale ha fatto di tutto per cercare di portarsi i cani.

La verità è che questa storia di dare 480 Euro per ogni cane adottato a chi arriva da fuori città, quando le associazioni animaliste cittadine hanno già detto di essere disposte a discutere su come far restare questi poveri cani a Palermo, è veramente una caduta di stile.

Vediamo osa succederà nelle prossime ore. Anche perché non è da escludere qualche ‘colpo di coda’, se non altro perché in questa storia, in ballo, oltre che la salute dei cani, ci sono anche i piccioli…

Intanto sulla vicenda registriamo un comunicato del consigliere comunale, Angelo Figuccia:

“Sulla vicenda del canile municipale, il sindaco Orlando sembra soffrire di “strane” dimenticanze: come mai ci ha messo ben cinque anni per capire come funziona il servizio di assistenza ai cani? Il suo apparato di intelligence non lo ha informato su quello che succedeva? Sono alcune delle domande che attendono una precisa e veloce risposta”.

“Il sindaco – prosegue Figuccia – afferma che su questa vicenda ci sarebbero interessi criminali. Allora, vada subito dai magistrati e dica nomi e cognomi, se li sa. Invece, come sempre, lancia accuse generiche, dimenticandosi che per ben 5 anni il canile municipale è stato lasciato in balia di sé stesso, senza alcuna programmazione né tantomeno alcun serio intervento di ristrutturazione da parte dell’amministrazione comunale”.

“Insomma, Orlando, che il sindaco… lo sapeva fare – conclude il consigliere comunale –  invece di parlare e lanciare denunce al vento, metta in atto un concreto piano di recupero del canile per dare ai nostri amici a quattro zampe assistenza e un ricovero degno di una città civile”.

Aggiornamento 06 e 48 del 28 marzo – Comunicato delle associazioni animaliste Ada, Enpa, Oipa, Lida, Eital, Felici nella coda, Lo Scodinzolo, Lega nazionale del cane, Uffa, SOS primo soccorso, per Emergency:

“Le associazioni animaliste Ada, Enpa, Oipa, Lida, Eital, Felici nella coda, Lo Scodinzolo, Lega nazionale del cane, Uffa, SOS primo soccorso, per Emergency si dissociano e condannano il gesto di qualche facinoroso che ha vandalizzato i furgoni comunali per il trasporto degli animali, squarciandone nella notte le gomme. Si sottolinea che tali mezzi sono fondamentali per le attività di soccorso degli animali, pertanto tale gesto è ancora più grave impedendo, di fatto, lo svolgimento anche di servizi essenziali e urgenti”.

Intanto l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDDA), con il suo presidente nazionale, Lorenzo Croce, ha presentato una denuncia alla magistratura contro il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando,ipotizzando la violazione della legge n. 281 del 1991 e per istigazione al maltrattamento di animali.

Aggiornamento ore 08 e 30 – Post su facebook di Laura Girgenti:

“Quello che è successo oggi rappresenta la vittoria della gente onesta e per bene che ha la coscienza del rispetto della vita a cominciare da quella di esseri indifesi quali sono gli animali, perché nessuno deve permettersi di trattarli come merce di scambio.
In questi due giorni tutte le Associazioni siamo rimaste unite e compatte e voglio dunque ringraziare con tutto il cuore la mia Associazione UGDA perché il mio Presidente nazionale Paola Suà ha fatto di tutto, seppur lontana, per aiutarmi, la LIDA PALERMO, l’EITAL, ENPA PALERMO, ENPA CARINI, Felici nella Coda, Pet Emergency, SOS primo soccorso, Lo Scodinzolo, Animanimalista, Progresso morale, OIPA, Fare ambiente, ADA, Lega del Cane, Vivo Civile, e tutti i miei amici colleghi animalisti ma voglio ringraziare in particolar modo tutte le persone che ci hanno sostenuto in tutta Italia.
Grazie anche ai politici che ci sono stati vicini Filippo Occhipinti Paolo Caracausi Ferrandelli, Fabrizio Ferrara Tony Troia, Alice Anselmo e altri consiglieri di cui non ricordo il nome (scusatemi).
Ci avete aiutato tantissimo dandoci la visibilità di cui avevamo bisogno, siete stati tutti fantastici. Siete la parte più bella dell’Italia. GRAZIE ❤
Alessandra Musso Veronica Anastasio Elena la Porta Ilenia Rimi Francesca Cognato Giulia Petrucci Sandra Bardi Rosy Gambino Elisa Rizzo Paride Martorana Giovanna Piccinno, Alessia Gaeta, Stefania Cesareo, Salvatore Libero Barone Silvana Di Fede Renzo V Conti Marcello Robotti”.

Post su facebook di Toni Pellicane:

“Da alcuni sostenitori del sindaco Orlando continua una decisa difesa dello stesso sulla vicenda dei cani del canile municipale che il Comune vorrebbe affidare ad una sedicente associazione riconoscendogli 480 euro a cane, un membro di questa associazione, tale Notaristefano, e’ stata fermata piu’ volte dalle forze dell’ordine e gli animali trovati in suo possesso sono stati sequestrati per evidenti condizioni di maltrattamento.
Per alcuni fans di Orlando il sindaco non e’ responsabile di nulla e tutto sarebbe stato fatto nel miglior modo possibile, affermando che se c’e’ un unico responsabile quello e’ il dirigente, ok, ma il dirigente in quella postazione chi ce la messo, forse l’assessore al ramo ? ok, ma l’assessore non e’ espressione dell’attuale giunta che fa capo al sindaco ?
Allora, capisco voler prendere le difese ma in questo caso il buon sindaco Orlando dovrebbe fare una sola cosa, chiedere scusa e assumersi le sue responsabilita’…e comunque che se la smetta con questo atteggiamento totalitario, lui ha il dovere di rendere conto alla cittadinanza che gli paga lo stipendio, se non se la sente che vada a casa, la gente e’ stanca di sopportare decisioni imposte dall’alto”.

Aggiornamento ore 09 e 10 – Post su face di Gabriella Esposito Occhipinti:

“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)

Aggiornamento  ore 11,10 – I retroscena del blocco del trasferimento dei cani.

Il blocco del trasferimento dei 25 cani del canile di Palermo di Corso dei Mille non è stato deciso dal sindaco di Palermo e dal direttore del Servizio sanitario del canile municipale, dottore Marchese. Al contrario, Orlando e Marchese hanno subito il provvedimento del Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, intervenuta dopo una serie di azioni intraprese dalle associazioni degli animalisti e, in particolare, da Mirta Baiamonte, bio-medico e bio-tecnologo, docente presso le università di Palermo e Malta e presidente del Comitato Bio-medico-scientifico del PAVI, sigla che sta per Partito Attivista Vittime Indifese.

“E’ vero – ci dice la professoressa Baiamonte – siamo intervenuti per sbloccare una situazione di stallo. Sulla vicenda era intervenuto un dirigente dell’assessorato regionale alla Salute, il dottore Virga (che peraltro è un dirigente del Servizio veterinario della Regione). E anche un parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Paolo Bernini, ha fatto intervenire il Ministero della Salute, attraverso il dottore Romano Marabelli”.

“Ma questo,per il sindaco Orlando e per il dottore Marchese non bastava – sottolinea sempre la dottoressa Baiamonte -. E infatti il sindaco aveva dato al Marchese l’ordine di andare avanti. A questo punto ho chiamato la presidente del PAVI, Serena Dentici, che vive a Modena. Invitandola, espressamente, a contattare il Questore di Palermo”.

“Nel frattempo Orlando si era recato dal Prefetto di Palermo per sollecitare la partenza dei cani – ci dice sempre la professoressa Baiamonte -. Ma il Prefetto Cannizzo, che molto probabilmente si era già sentita con il Questore di Palermo, ha bloccato il trasferimento dei cani”.

 

 

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