E’ ufficiale: per togliere l’erba dalla strada Marineo-Corleone hanno utilizzato un diserbante

14 marzo 2017

Lo hanno fatto sapere gli uffici dell’ANAS. Si è trattato di un errore commesso dall’impresa esterna alla stessa ANAS che gestisce questo servizio. Il caso dovrebbe essere isolato. Anche se i nostri lettori ci segnalano anomalia anche nel Nisseno (San Cataldo-Serradifalco) e nella strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca. Come la mettiamo con l’agricoltura biologica siciliana super-finanziata con i fondi europei?

La storia l’abbiamo raccontata lo scorso 9 marzo: lungo la strada statale che collega Marineo con Corleone è stato effettuato un diserbo – in entrambi i lati della carreggiata – che, per come appare, sembra essere stato effettuato non manualmente, con con l’uso di un diserbante chimico:

Tutta secca l’erba che costeggia la strada Marineo-Corleone: una malattia o hanno usato un diserbante?

Abbiamo chiesto chiarimenti agli uffici dell’ANAS. La risposta è stata la seguente: per errore l’impresa che si occupa del diserbo (non se ne occupa direttamente l’ANAS, ma un’impresa esterna) ha utilizzato un diserbante chimico. Si è trattato di fatto circoscritto solo alla strada statale Marineo-Corleone.

Per la cronaca, l’erba che cresce ai bordi delle strade va eliminata manualmente e non con i diserbanti chimici.

Noi abbiamo allertato anche i nostri lettori, per cercare di capire se il diserbo chimico è stato effettuato su altre strade della nostra Isola.

Un lettore ci ha raccontato che nella strada che collega San Cataldo a Serradifalco l’erba ai bordi della carreggiata è tutta secca: segno che anche in questo caso potrebbe essere stato utilizzato un diserbante chimico.

Un altro lettore ci segnala qualche anomalia anche sulla strada a scorrimento veloce, Palermo-Sciacca.

Sia per ciò che riguarda la strada nel Nisseno, sia per ciò che riguarda la Palermo-Sciacca proveremo a informarci con l’ANAS.

Detto questo, dobbiamo ricordare che in agricoltura l’uso dei diserbanti chimici – soprattutto nelle aree cerealicole – è un fatto normale. In agricoltura lo studio delle erbe infestanti si indica con una parola: malerbologia.

Le malerbe, per i cereali, sono un problema molto serio. Potrebbero essere eliminate manualmente, ma costi sarebbero enormi.

In agricoltura biologica non dovrebbero essere utilizzati i diserbanti chimici. Nel caso caso del grano prodotto in biologico bisognerebbe utilizzare varietà di grano resistenti alle malerbe e altre pratiche agronomiche, ma non i diserbanti chimici.

Il riferimento all’agricoltura biologica non è casuale. Nei giorni scorsi la magistratura amministrativa ha sbloccato un bando da 340 milioni di Euro di contributi a fondo perduto per l’agricoltura biologica in Sicilia. Una somma enorme in un settore dove non mancano i dubbi.

Ricordiamo che nell’agricoltura biologica siciliana non esistono controlli sui prodotti finiti, ma solo certificazioni rilasciate, spesso, da soggetti pagate dalle stesse imprese agricole.

Non esiste, ad esempio, un controllo come quello effettuato da GranoSalus sulla pasta: ovvero controlli sui prodotti finiti, come potete leggere qui di seguito:

GranoSalus: i risultati delle analisi sulla pasta Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia

Insomma, come già accennato, sull’agricoltura biologica siciliana non mancano i dubbi legati non soltanto a un eventuale uso di prodotti non consentiti, ma anche all’effetto deriva: non tutta l’agricoltura siciliana, infatti, è biologica e i diserbanti e i pesticidi usati dalle aziende agricole che operano in ‘tradizionale’ possono andare ad inquinare le aree agricole dove si produce in biologico.

Se a questo aggiungiamo l’uso di diserbanti per liberare i lati delle carreggiate delle strade, beh, l’effetto deriva non è ipotizzato: è nei fatti.

E allora? La soluzione è solo una ed è quella messa in atto da GranoSalus: servono i controlli sui prodotti finiti. Compito, questo, che dovrebbe essere svolto dalla pubblica amministrazione – Regioni in testa – e dalle associazioni dei consumatori.

Aggiornamento 19,40 – Salvatore Centorbi: 

“In provincia di Siracusa, ed esattamente nella Maremonti, sono anni e ripeto anni che si usa il diserbante …altro che errore”.

Aggiornamento 2 ore 19,55

Pietro Nicola Pipitone:

“Dove sarebbe la novità? Come dice Salvatore Centorbi sono anni che fanno così è io parlo della provincia di Trapani”.

Martino Morsello: 

“È così in tutte le amministrazioni pubbliche”.

Rosario Calanni Macchio: 

“È consuetudine anche sulla S.S.120 delle Madonie! Altro che errore!”.

 

 

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