Qualità della vita, al Nord si vive bene, al Sud si vive male (e in Sicilia peggio): ma è davvero così?

13 dicembre 2016

Come ogni anno da 27 anni Il Sole 24 Ore stila la classifica dei luoghi del Belpaese dove – così si dice – si vivrebbe meglio. E, come sempre, il Nord è avanti e il Sud sta dietro. Ma le cose stanno veramente così? Non è che questo giudizio risente un po’ del fatto che a raccontare i fatti sia un giornale nordista (e confindustriale) come Il Sole 24 Ore?

Scorrendo la classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita nei Comuni e delle province del nostro Paese – indagine annuale giunta alla 27a edizione – il sentimento che ne deriva è di sconforto per il Sud, per la Sicilia e per Palermo. Al Nord, in poche parole, si vivrebbe (molto) meglio: soprattutto ad Aosta (prima), Milano (seconda) e Trento (terza).

Invece, per scovare la prima città del Sud (anche se gli amici sardi non vogliono rientrare in nessuna delle ‘tre’ categorie territoriali italiane), bisogna arrivare addirittura al 55° posto, ovvero precisamente a metà graduatoria, dove si trova Oristano.

Palermo si trova assai più in basso, precisamente al 99° posto; Napoli, invece, al 107°.

Il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, però, è contento e si è premurato di farcelo sapere con un comunicato stampa:

“I risultati certificati da Il Sole 24 Ore confermano quel che sappiamo da tempo: la strada intrapresa è quella giusta, ma dopo aver salvato la città dalla bancarotta e aver rimesso in moto tante opere e servizi, ancora tanto resta da fare. A pesare, come era prevedibile sono i dati che derivano dall’impatto che i grandi cantieri hanno sulla mobilità nel periodo preso in esame e quelli relativi alla più complessiva crisi economico-occupazionale che colpiscono tutto il Meridione, ma per Palermo vediamo buoni segnali sul fronte dell’innovazione e la ripresa dei servizi. Una spinta a proseguire nella giusta direzione”.

Insomma, Orlando, nelle sette posizioni di differenza rispetto al 2015, riesce a vedere del buono, nonostante sia stato confermato il fondo della classifica. Contento lui…

Eppure la provincia di Palermo (sì, perché non si fa riferimento alla sola città ma all’intero territorio di riferimento), è risultata perfino penultima nel confronto con le altre siciliane: peggio ha fatto soltanto Caltanissetta, che si trova al 100° posto. Meglio, quindi, si vivrebbe a Ragusa (82°), Enna (84°), Messina (88°), Agrigento (90°), Trapani (91°), Catania (94°) e Siracusa (98°).

E Rosario Crocetta ha detto nulla? Niente, silenzio. Meglio non commentare dati che potrebbero essere usati contro di lui.

Ora, attribuendo all’indagine del Il Sole 24 Ore un valore scientifico, sarebbe troppo semplice usare i dati per attaccare in toto governanti, sindaci e politici dell’intero Mezzogiorno, perché, ancora una volta, ‘carta canta’. Se al Sud si vive male e al Nord si vive bene (situazione stranota da decenni… anzi dai tempi di Garibaldi e Camillo Benso di Cavour), infatti, sarebbe come sparare contro la Croce Rossa quando si fa riferimento a chi dovrebbe impiegare le proprie investiture politiche e amministrative per migliorare le cose, anziché concentrarsi troppo su se stessi e sulle poltrone da scaldare per bene, soprattutto a Roma.

Ok, questo lo sappiamo già da noi (purtroppo), al netto di un’indagine che utilizza, per arrivare a definire dove si vive meglio, i seguenti parametri: Ambiente, servizi e welfare, demografia, famiglia, integrazione. E, ancora, Giustizia, sicurezza, reati, cultura, tempo libero e partecipazione.

Tuttavia, c’è un dubbio che ci assale, non dimenticando che Il Sole 24 Ore è pur sempre un giornale ‘nordista’, con sede a Milano, finanziato dai ‘soldini’ di Confindustria: siamo davvero certi che la gente di Vibo Valentia, ovvero l’ultima provincia in classifica, pensi davvero che in Calabria si viva peggio che al di su della Pianura Padana? Oppure siamo di fronte all’ennesimo e, in questo caso, puntuale, tentativo di sottolineare differenze, usando come discrimine il modus vivendi del Nord?

Il Sud, infatti, ha tanti problemi, la maggioranza dei quali provocati proprio dalla politica centripeta di Roma, (qui un approfondimento) ma il manicheismo Nord-Buono/Sud-Cattivo comincia a stancarci… e tanto…

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