Così in Sicilia i piemontesi sparavano su donne, vecchi e bambini: il racconto di Luigi Pirandello

4 maggio 2021
  • Nella Sicilia post ‘unificazione militari piemontesi e vigliacchi erano la stessa cosa

Il grande scrittore siciliano racconta come i Savoia trattavano chi si ribellava all’invasione, sparando e ammazzando anche vecchi, donne e bambini

“Un manifesto era stato attaccato ai muri, ma il popolino lo ignorava; e, ignorandolo, al solito, come altrove, coi ritratti del re e della regina, un crocefisso in capo alla processione, gridando – Viva il re! Abbasso le tasse! – s’era messo a percorrere le vie del paese, finché, uscendo dalla piazza e imboccando una strada angusta che la fronteggiava, vi aveva trovato otto soldati e quattro carabinieri appostati. L’ufficiale che li comandava aveva preso questo partito con strategia sopraffina, perché la folla inerme, lì calcata e pigiata, alle intimazioni di sbandarsi non si potesse più muovere; e lì non una ma più volte, aveva ordinato contro di essa il fuoco. Undici morti, innumerevoli feriti, tra cui donne, vecchi, bambini. Ora, tutto era calmo, come in un cimitero”.

Luigi Pirandello I vecchi e i giovani 

Foto tratta da Il Gazzettino di Sicilia

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