La Lazio si prova ancora con Basic anche se non trova occasioni clamorose, mentre il Lecce fatica a uscire dalla propria metà campo. All’intervallo, quindi, Di Francesco inserisce Stulic e Banda al posto di Camarda e Berisha; di contro, Sarri deve sostituire Cataldi con Vecino per un problema al polpaccio del centrocampista italiano. Le scelte di Di Francesco sembrano sortire l’effetto sperato, visto che il Lecce conquista subito il primo angolo della partita, ma è solo un fuoco di paglia. La Lazio trova il gol al 50′ con Dia, ma, dopo l’on-field review, Arena giudica fallosa la spinta dell’attaccante con la spalla nei confronti di Tiago Gabriel. I biancocelesti vogliono il secondo gol: Falcone è bravo prima sul colpo di testa di Romagnoli e poi sul tap-in tentato da Isaksen, mentre, al 72′, è il palo a negare il gol a Guendouzi (piazzato dal limite) e a Zaccagni (acrobazia). Nel mezzo, un’occasione per il Lecce non sfruttata da Tiago Gabriel, che da lontano sceglie la soluzione di precisione facendo partire un tiro troppo lento e facile preda di Provedel. Nel finale, l’unico faro del Lecce è N’dri, mentre Gila lascia il campo per una noia fisica: al suo posto Patric. Gli sforzi della Lazio vengono ripagati nel quinto dei sette minuti di recupero dal gol di Noslin su assist direttamente di Provedel: l’attaccante supera Tiago Gabriel (stasera disastroso) e, al secondo tentativo, supera anche Falcone.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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