“Auguro buon lavoro alle delegate e ai delegati riuniti a Roma in questi giorni – prosegue il capo dello Stato -. Da oltre un secolo, le lotte del movimento sindacale hanno concorso a plasmare il modello sociale europeo, riferimento per i diritti di tutti i lavoratori nel mondo. L’effettività del diritto al lavoro e alla retribuzione necessaria per un’esistenza libera e dignitosa sono state ragione e motore di progresso, coesione, di libertà, di civiltà. Sono obiettivi irrinunciabili, tanto più nel contesto di sconvolgimenti geopolitici, climatici, innovazioni tecnologiche, mutamenti che riguardano non solo i sistemi produttivi ma la stessa dimensione antropologica”.
“Ricomporre il lavoro che rischia di frammentarsi, affrontare le sfide di mercati sempre più sottoposti a choc, talvolta indotti, le prove poste dall’intelligenza artificiale, tenere saldo il primato della persona, sono terreni di impegno decisivi, che devono tenere insieme parti sociali e istituzioni, in uno sforzo corale per lo sviluppo del Paese – spiega Mattarella -. La connessione tra lavoro, democrazia ed equità, evidenzia la utilità di considerare insieme salari e misure relative ai bisogni e ai diritti dei cittadini sul terreno della casa, della salute, dell’istruzione, della sicurezza sul lavoro. Iniziative in grado di incidere positivamente su una struttura demografica fortemente squilibrata. L’orizzonte e la responsabilità della Repubblica sono ampi. L’Europa è la nostra opportunità di futuro. Darle forza, essere parte trainante – coerentemente per un sindacato che, da 75 anni, ha avuto l’integrazione nella sua identità costitutiva – è una prospettiva che conferma il ruolo dei lavoratori nella vita del Paese”, conclude il presidente della Repubblica.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
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