Gori “Italia in prima fila per l’ingresso della Serbia nell’Ue”

20 febbraio 2025
ROMA (ITALPRESS) – “Per molto tempo l’allargamento dell’Unione Europea è rimasto fermo, negli ultimi 15 anni purtroppo si sono fatti pochi progressi. Con l’invasione russa dell’Ucraina il tema è tornato d’attualità e quindi anche per i Balcani occidentali si è avviato un processo più dinamico. L’Italia è in prima fila per favorirlo: il vicepremier Tajani è venuto tre volte a Belgrado, l’obiettivo è quello di accelerare il processo: il presidente Vucic ha preso l’impegno di realizzare tutte le riforme che chiede l’Ue entro il 2026 e l’Italia sosterrà questa visione”. Lo ha detto Luca Gori, ambasciatore d’Italia in Serbia, in un’intervista a Claudio Brachino per il format televisivo Diplomacy Magazine dell’agenzia Italpress. “C’è un grande amore dei serbi per l’Italia, storicamente ma anche culturalmente: rimango sempre colpito nel vedere quanti serbi parlino italiano, tutta la nostra cultura popolare è un mito in Serbia e questo crea un contesto estremamente favorevole”, ha aggiunto Gori, ricordando “i rapporti politici, economici e culturali” tra i due Paesi e il “forte interesse congiunto alla sicurezza e alla stabilità di questa regione”.
Dal punto di vista economico, “la Serbia ha un sistema Italia unico nella nostra rete diplomatico-consolare perchè, oltre all’ambasciata, ci sono gli uffici di Ice, Confindustria, Cassa depositi e prestiti, Sace e Simest: c’è una straordinaria ‘cassetta degli attrezzì che viene messa a disposizione delle aziende. La Serbia è l’unica con cui l’Italia ha fatto tre business forum in due anni e questo la dice lunga sull’importanza di questo Paese”, ha aggiunto Gori.
“Abbiamo portato 150 aziende italiane, ce n’erano 250 serbe, abbiamo fatto più di 400 B2B e abbiamo creato moltissime occasioni di sviluppo dei nostri rapporti economici. Sono convinto che i contratti arriveranno. La novità è che adesso le aziende italiane in Serbia stanno puntando su settori innovativi rispetto a quelli su cui eravamo concentrati in passato come agri-tech, transizione verde, diversificazione energetica e infrastrutture digitali. Storicamente siamo sempre stati forti nel settore assicurativo e nel settore bancario: Intesa e Unicredit sono le due banche più importanti del Paese”.
Ci sono delle potenzialità da sviluppare anche per il turismo. “Si è appena aperta qui la Fiera del turismo, con l’Italia ci sono molte possibilità di sinergia, anche perchè i collegamenti diretti tra i due Paesi si stanno moltiplicando: la Serbia ha 10 collegamenti diretti con l’Italia, quest’estate si aprirà anche quello con la Sardegna” che “sarà protagonista di questa fiera. Vogliamo sviluppare un partenariato con la Serbia sul turismo anche per quanto riguarda i modelli di accoglienza: come ministero degli Esteri abbiamo lanciato l’iniziativa sul turismo delle radici, rivolta alla comunità italiana che vive all’estero e che vuol tornare a visitare i luoghi di origine. Siccome anche la Serbia ha una comunità expat molto importante, è un modello sul quale possiamo lavorare insieme, così come sul turismo dell’enogastronomia o della montagna, dove la Serbia ha molto da offrire”. Anche Belgrado, ha concluso Gori, “è cresciuta, ricordiamo che nel 2027 ospiterà Expo e anche l’Italia parteciperà”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti