“Lo ripeto, non sono una VITTIMA. E voglio dire grazie al mio club AC Milan, ai miei compagni, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto in privato e in pubblico. Non posso rispondere a tutti ma vi vedo e siamo INSIEME”, aggiunge Maignan, ricordando che “non è stato il giocatore ad essere stato attaccato. E’ l’uomo. E’ il padre di famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui è successo. Abbiamo fatto comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla”.
“E’ una lotta difficile, che richiederà tempo e coraggio. Ma è una battaglia che vinceremo”, conclude il portiere francese.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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