Al centro del dibattito gli impatti del climate change sul rischio di impresa, insieme alle prospettive assicurative e ai finanziamenti per le aziende dei servizi pubblici che, nei prossimi anni, dovranno mettere in campo una considerevole mole di nuovi investimenti per adeguare le infrastrutture a fronte di uno scenario climatico mutato.
Con riferimento al servizio idrico, 3 dei 10 miliardi verranno investiti al Nord, 4 al Centro e 3 nel Sud e nelle Isole. Tra gli investimenti in programma, finanziati attraverso la tariffa, poco più di 6,5 miliardi di euro sono destinati a interventi nei servizi di adduzione e distribuzione, circa 2,5 miliardi sono ripartiti equamente tra i segmenti di fognatura e depurazione, mentre la quota restante (circa 1 miliardo) è destinata ad interventi negli altri segmenti della filiera tra cui captazione, potabilizzazione e dissalazione.
“C’è sicuramente tanto da fare ma le utilities sono pronte,
gli effetti dei cambiamenti climatici – ha detto il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – influiscono in modo diretto sull’operatività delle imprese dei servizi pubblici e sulle prospettive di investimento. Le imprese sono chiamate a mettere in campo azioni di mitigazione e di adattamento che devono procedere di pari passo: affrontare il problema dei cambiamenti climatici, non solo per ridurre le emissioni di gas serra ma anche per contenere i danni conseguenti, è diventata una questione prioritaria al fine di garantire la continuità e la qualità dei servizi pubblici”.
La realizzazione di tali interventi comporterà una maggiore quantità di acqua disponibile, intesa come acqua recuperata o come acqua supplementare prodotta, stimata in circa 620 milioni di metri cubi. Sono circa mille i progetti che i gestori hanno in cantiere: si tratta di nuovi serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, rifacimenti e manutenzioni delle reti per la riduzione delle dispersioni, interconnessioni tra acquedotti, ampliamento della rete fognaria e ammodernamento degli impianti di depurazione.
All’evento è intervenuto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin: “Non possiamo rimanere con le mani in mano, dobbiamo agire, abbiamo bisogno di azioni di mitigazione, di decarbonizzazione, e soprattutto di adattamento a quello che è il nuovo quadro.
Si tratta di azioni che riguardano complessivamente il sistema produttivo agricolo, l’industria, ma anche la vita civile, l’edilizia, le città e come le viviamo. La nostra bussola sono gli accordi di Parigi e la loro effettiva attuazione.
I nostri obiettivi li abbiamo ben chiari e li porteremo avanti con determinazione”.
(ITALPRESS).
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal