‘Patto scellerato’ Renzi-Crocetta: le delibere con le quali la Giunta regionale rinuncia ai contenziosi con lo Stato

12 ottobre 2016

Proprio in queste ore i parlamentari nazionali e regionali del PD promettono ai precari siciliani mirabolanti stabilizzazioni, in vista delle elezioni regionali e politiche previste nel 2017 e nel 2018. Chissà se hanno detto agli stessi precari che i soldi della Regione siciliana con i quali tali precari avrebbero potuto essere stabilizzati se li è presi il Governo Renzi: chissà, magari gli hanno fatto leggere anche le delibere adottate dalla Giunta Crocetta con le quali i soldi dei siciliani li incamera Roma…  

Consummatum est!

Vi ricordate il ‘Patto scellerato’, ovvero l’intesa tra Rosario Crocetta e l’usciere del Ministero dell’Economia, in base al quale lo Stato italiano avrebbe restituito alla nostra Regione un po’ dei soldi che lo stesso Crocetta si è fatto scippare da Roma? Vi ricordate quali erano le condizioni poste dallo Stato per tanta generosità? La condizione era che la Regione stessa  rinunciasse entro il 30 settembre 2016 ai ricorsi alla Corte Costituzionale, intentati per il recupero dei miliardi di Euro che ci sono stati sottratti.

Bene, il geometra di Gela (senza offesa per la categoria nella quale annovero tanti amici che fanno i loro lavoro con intelligenza e competenza), assurto per l’imbecillità di tanti di noi al rango di Presidente della Regione, ha dato pronta, prona e tempestiva esecuzione agli ordini di Renzi, Padoan e Baccei. Il tutto con l’autorizzazione della Giunta regionale, un consesso di gente non responsabile, non adeguata al compito che svolge e non capace di valutare le conseguenze delle proprie azioni.

Lo ha promesso e lo ha fatto, Crocetta. Un uomo d’onore: ha rinunciato ai ricorsi oggetto del ricatto dello Stato e addio ai nostri soldi, i soldi delle nostre tasse

Le deliberazioni, pubblicate nel sito della Regione. Per sono le  n. 232, 276, 278, 279, 302.  Sono una lettura forse un po’ tecnica, ma tanto, tanto edificante (qui ne potete leggere una).

Ricordatevelo, siciliani quando questa gente e i loro partiti vi diranno che non ci sono soldi per le stabilizzazioni dei precari, per i servizi, per la scuola, per i teatri, per la cultura e d andranno ad elemosinare a Roma quello che è nostro. Ma soprattutto ricordatevelo quando loro o chi per loro verranno a chiedervi il voto.

P.S.

Lo sappiamo: ora i parlamentari nazionali e regionali del PD della Sicilia che in queste ore si ‘battono’ per la stabilizzazione dei precari ci resteranno male, perché gli stessi precari scopriranno che i soldi della Sicilia sono finiti a Roma. Pazienza, anche i precari siciliani se ne faranno una ragione…

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