Con Giorgia Meloni “ho i contatti che servono, tutte le volte che servono. E non mi permetto di dare consigli a mezzo stampa al presidente del Consiglio. Lei sa bene che se dovessero servirle, io sono sempre qui, pronto a darli”. Da questo Governo, aggiunge il Cav, “ci aspettiamo molte cose, in cinque anni: la progressiva estensione della flat tax, una riduzione della pressione fiscale (che oggi è al 43,6% mentre noi l’avevamo tenuta sotto il 40%) una riforma della giustizia ispirata a principi garantisti, sulla strada indicata dal ministro Nordio, un incremento delle pensioni minime di 100 euro all’anno sino a 1.000 euro per tutti al quinto anno della legislatura, la detassazione e la decontribuzione totale delle nuove assunzioni di giovani, e tante altre cose sulle quali abbiamo avuto il voto dagli italiani, decisivo per vincere le elezioni”. Renzi “l’ho sempre stimato” e “ho sempre pensato che giochi in una metà campo che non è la sua. Certamente, se lo volesse, potremmo lavorare in sintonia su diversi temi ma gli italiani – conclude – hanno scelto alle elezioni da chi vogliono essere governati”.
(ITALPRESS).
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