L’attività investigativa – che ha portato all’emissione di 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere – ha svelato l’esistenza e l’operatività, in diverse province italiane e in alcuni Paesi europei, di una cellula terroristica riconducibile ad un più ampio gruppo di giovani pakistani, auto-denominatosi “Gruppo Gabar”, tutti facenti parte dei contatti diretti dell’attentatore di Charlie Hebdo.
foto: foto ufficio stampa Polizia di Stato
(ITALPRESS).
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