L’uomo, posto agli arresti domiciliari, è accusato di aver ideato una complessa frode fiscale finalizzata all’evasione dell’IVA attraverso una fittizia attività di intermediazione di traffico telefonico internazionale.
Secondo l’accusa, mediante l’utilizzo di piattaforme digitali e società estere riconducibili all’indagato, sarebbero stati generati ingenti crediti d’imposta inesistenti. Il meccanismo avrebbe causato un danno erariale superiore a 2,5 milioni di euro. Complessivamente risultano indagate cinque persone.
– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
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