Le rapine in abitazione, destanti particolare allarme sociale, hanno visto spesso coinvolti anziani, svegliati di soprassalto, oppure sorpresi mentre guardavano la tv, minacciati – in una circostanza anche con una pistola – e costretti a consegnare tutto quello che possedevano, perlopiù in ore pomeridiane o serali. Diversamente, alcuni degli indagati sono accusati di furti in danno di esercizi commerciali quali sale giochi o bar tabacchi.
Durante i colpi gli indagati rimanevano in costante contatto telefonico consentendo ai Carabinieri che li intercettavano di ascoltare in sottofondo anche le strazianti voci e urla delle vittime indifese. Durante le indagini sono emersi gravi elementi indiziari in ordine al fatto che alcuni colpi fossero stati organizzati nei minimi dettagli con la regia telefonica di un uomo di etnia rom, detenuto presso il carcere romano di Regina Coeli.
– Foto: ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).
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