PALERMO (ITALPRESS) – “Ho sempre creduto nel centrodestra, sebbene non me ne senta un cofondatore, e mi sento protagonista della logica di coesione di questa realtà; non ho mai creduto invece al vecchio sistema elettorale della prima Repubblica, dove si votava il candidato di un partito e poi non si sapeva con chi si sarebbe alleato quel partito”. A dirlo è il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, nel corso del convegno ‘3 anni di governo Meloni. 3 anni di risultati’ al Palermo Marina Yachting.
“La forza storica della nostra coalizione è nell’unità – aggiunge Schifani – Con Sbardella abbiamo iniziato un percorso di collaborazione e condivisione, siamo figli di un sistema nazionale che vede la politica come prospettiva per i territori; sono sereno e convinto che andremo avanti per concludere questa legislatura, perché numeri e risultati sono dalla nostra parte. Sono fiero e orgoglioso del governo Meloni, sta facendo davvero tanto e ci ha reso protagonisti nello scenario internazionale: questo è il nostro orgoglio, siamo un punto di riferimento e questo è merito dell’unità del nostro esecutivo. Siamo il governo più stabile e attendibile in Europa, abbiamo importanti prospettive di crescita: ci aspettano altri anni per governare, i nostri numeri sono incontestabili”.
“Ringrazio Meloni per quello che è riuscita a fare sulla politica degli sbarchi, che sull’accoglienza ci metteva particolarmente in crisi: ho collaborato con il ministro Piantedosi quando due anni fa sono sbarcate duemila persone di notte, ci siamo mobilitati tutti e abbiamo affidato la soluzione del problema allo stesso Piantedosi, cosa che ha fatto benissimo. Abbiamo tolto le cooperative per l’accoglienza dei naufraghi e l’abbiamo assegnata alla Croce rossa”, aggiunge Schifani.
“Al di là dei giorni che stiamo vivendo in Sicilia, sono convinto che il governo nazionale abbia una prospettiva ulteriore di positività e stia organizzando grandi scommesse, come la separazione delle carriere. Il Csm attualmente è un parlamento con questo sistema elettorale, mentre con il sorteggio previsto della riforma della giustizia non lo è più: è questo che vogliamo, una giustizia autonoma e indipendente dalla politica”, conclude Schifani.
-Foto xd8/Italpress-
(ITALPRESS).
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