Le aziende italiane sono già attive in settori come tessile, energia, estrazione mineraria, costruzioni e agricoltura, “e vediamo anche un grande potenziale nelle energie rinnovabili, nelle tecnologie avanzate, nel design e nella trasformazione agroalimentare”, ha aggiunto Fayzullaev. “In poche parole, posso dire che il know-how italiano e le risorse naturali dell’Uzbekistan sono assolutamente complementari tra loro, perchè noi siamo ricchi di risorse naturali e l’Italia ha know-how”, ha ancora detto l’ambasciatore ricordando la dichiarazione congiunta sulle materie prime critiche tra Uzbekistan e Italia. “Recentemente, il nostro ministro della Geologia e dell’Industria Mineraria è venuto in Italia e ha incontrato il ministro Urso. Abbiamo avuto discussioni molto buone”, ha poi aggiunto.
Dal punto di vista dello scambio commerciale, secondo Fayzullaev, “gli investimenti e il commercio stanno decollando tra i due Paesi. Abbiamo l’obiettivo di raggiungere il miliardo (di volume totale di scambio) nei prossimi anni. Si tratta di un obiettivo grande e ambizioso. E speriamo di raggiungerlo”. I settori più promettenti, sottolinea l’ambasciatore, sono il manifatturiero, il tessile, l’energia, l’estrazione mineraria e le materie critiche. “E abbiamo già aziende italiane grandi e importanti che lavorano con l’Uzbekistan”, ha aggiunto menzionando Cotonella, “già attiva in Uzbekistan”, mentre “Danieli è coinvolto” e “vogliamo portare l’Oriental Express del gruppo Arsenale in Uzbekistan”. Anche il turismo ha grandi prospettive, e “quest’anno, per la prima volta, l’Italia è stata al primo posto in Europa per numero di turisti che vanno in Uzbekistan”. Anche gli uzbeki “amano l’arte italiana, la musica, la moda italiana e un enorme numero di uzbeki viene qui per turismo”, ha ricordato l’ambasciatore.
I rapporti tra i due Paesi si misurano anche nell’eccellente cooperazione nel campo dell’istruzione. “L’anno scorso, il ministro dell’Università e della Ricerca, Sua Eccellenza Anna Maria Bernini, ha fatto visita in Uzbekistan e abbiamo organizzato il primo forum dei rettori tra Uzbekistan e Italia. Onestamente, nessuno di noi si aspettava una partecipazione così grande. Ci aspettavamo che sette, nove università andassero in Uzbekistan, ma alla fine abbiamo avuto 23 università con 23 rettori e vicerettori. Ha avuto un enorme successo perchè l’Italia è già presente in Uzbekistan con diverse università, come il Politecnico di Torino, Pisa, o la Tuscia”, ha detto l’ambasciatore. “Stiamo pensando di organizzare un secondo forum in Italia, con circa 30 o 40 università che verranno in Italia, il prossimo gennaio o febbraio, speriamo”, ha osservato.
La cultura in generale, ha proseguito Fayzullaev, è un “potente ponte” tra due Paesi. “Ho già detto che gli italiani amano l’Uzbekistan. L’anno scorso e quest’anno abbiamo cercato di promuovere traduzioni di letteratura. Per esempio, l’Università Cà Foscari di Venezia, insieme con le università uzbeke, ha tradotto quest’anno in uzbeko Il Milione di Marco Polo. Il nostro grande antenato, Muhammad Zahiruddin Babur, scrisse un manoscritto e due anni fa abbiamo tradotto questo manoscritto in lingua italiana”. Oltre a questo, vengono promossi programmi di scambio per studenti e anche mostre congiunte. “L’anno scorso abbiamo portato una grande mostra agli Uffizi e all’Università di Cà Foscari. Il prossimo anno vogliamo portare la nostra cultura e arte anche a Milano, a Palazzo Reale, e a Roma. Quindi avremo due grandi mostre qui in Italia”, ha concluso l’ambasciatore.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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