“Per il personale delle amministrazioni ci sarà un processo di assegnazione degli obiettivi e di valutazione della performance e per la prima volta non verranno valutati solo gli obiettivi di mestiere raggiunti ma anche il comportamento nell’organizzazione – prosegue -, il lavoro di squadra, le capacità di leadership. Si alza l’asticella, le eccellenze potranno essere massimo il 30%, è un modo per incentivare i valutatori ad assegnare punteggi alti solo ai migliori”.
In merito ai contratti del settore pubblico, “in due leggi di Bilancio il governo ha messo 20 miliardi di euro per i rinnovi 2022-2024, 2025-2027. Per la prossima ne sono previsti altri 10 per il 2028-2030. Mai sono state stanziate così tante risorse tutte insieme. L’obiettivo è quello di avere a disposizione risorse adeguate per garantire continuità”, spiega Zangrillo, che riguardo a Cgil e Uil parla di “posizione politica. Mi sembra che non si voglia firmare il rinnovo perchè c’è un governo di centrodestra. Nel 2016, Cgil e Uil dissero sì a un contratto che dava aumenti del 3-4% con l’inflazione al 12%. Ma c’era un governo di centrosinistra. Oggi stanno dicendo no ad aumenti medi del 6-7%. Non solo: con l’approvazione immediata dei rinnovi 2022-2024, potremmo aprire subito la negoziazione per il 2025-2027 che prevede ulteriori aumenti del 7%”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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