“Per ridurre il sovraffollamento carcerario il Governo è impegnato in tre direzioni: una detenzione differenziata per i tossicodipendenti – prosegue -; l’espiazione della pena per gli stranieri presso i Paesi di origine; strutture di accoglienza per i detenuti che hanno i requisiti per l’accesso alle misure alternative alla detenzione ma sono privi delle condizioni socioeconomiche; e soprattutto la riforma della custodia preventiva per i reati non di criminalità organizzata. Infatti, più del 20% dei detenuti è in attesa di giudizio, ed una buona parte di loro alla fine viene assolta. Infine, l’attività del Commissario straordinario per l’edilizia carceraria consentirà entro breve tempo un efficace ampliamento delle strutture detentive”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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