Praticava, senza tuttavia averne titolo, non essendo uno specialista, interventi di medicina estetica per correggere, soprattutto, inestetismi del volto. Eseguiva, infatti, infiltrazioni di tossina botulinica e filler di acido ialuronico. Per farlo, peraltro, si avvaleva di farmaci di origine asiatica ed est europea, il cui utilizzo, in Italia, non era stato autorizzato dall’Agenzia Italiana per il Farmaco.
Lo studio è stato sequestrato con centinaia di farmaci, di strumenti di lavoro, di agende, nonchè degli smartphone usati dal finto medico.
L’analisi dei contenuti dei telefoni ha rilevato i nomi di centinaia di clienti, i prezzi (convenienti e per questo allettanti) praticati, il fatto che l’indagata operasse anche in altre città italiane e, addirittura, all’estero e, anche, conversazioni e immagini relative a molteplici lamentele da parte di donne che, a seguito dei trattamenti, avevano accusato effetti collaterali, inestetismi peggiori di quelli trattati ovvero gonfiori, reazioni allergiche, lividi, insomma lesioni che in alcuni casi – talvolta su suggerimento della stessa sedicente dottoressa, la quale rilasciava serenamente giudizi diagnostici prescrivendo l’assunzione farmaci – le avevano portate a ricorrere a dottori o, addirittura, a recarsi presso un pronto soccorso.
I Carabinieri del NAS di Reggio Calabria hanno eseguito 18 verifiche ad altrettante attività, di cui 10 sono state riscontrate non conformi, con conseguente segnalazione dei titolari alle Autorità Sanitaria ed Amministrativa. Effettuato il sequestro amministrativo di un Centro Benessere e delle pertinenti apparecchiature, in quanto privo di autorizzazioni e dotato di personale sprovvisto di titoli abilitativi.
Il Sindaco del Comune di Reggio Calabria ha disposto la sospensione di 2 attività pubblicizzate come Centri Tantrici ed Olistici, ma di fatto attrezzate come Istituti di benessere, inoltre, è stata disposta la sospensione di una attività di estetica, poichè svolta all’interno di una civile abitazione.
Le strutture oggetto di provvedimento erano tutte sprovviste della documentazione amministrativa e dei requisiti igienico-sanitari e strutturali. Il valore complessivo delle attività destinatarie di provvedimento è stato stimato in euro 1.200.000,00 circa.
– Foto Ufficio stampa Carabinieri Nas –
(ITALPRESS)
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