“Negli anni ’80 la musica britannica dominava il mondo, oggi invece la cultura americana e l’hip-hop hanno cambiato tutto. La gente ha iniziato a ballare su ritmi diversi e a seguire nuovi stili”, spiegano senza demonizzare i cambiamenti. “Oggi le persone hanno accesso a tantissima musica in modi impensabili fino a qualche decennio fa. Internet ha dato la possibilità di scoprire artisti di ogni parte del mondo. Certo, si è perso il concetto di album come opera d’arte, ma la musica è più accessibile che mai”, sottolineano. Grande preoccupazione, invece, per il futuro della musica nell’era dell’intelligenza artificiale. “C’è già stata la prima canzone creata interamente da una macchina. Siamo entrati in un’epoca in cui si sentiranno brani in radio e in TV che non sono stati scritti da esseri umani, ma generati dall’IA. In alcuni paesi è già permesso alle aziende tecnologiche di sfruttare lo stile e i testi degli artisti senza riconoscere loro nulla. E’ inaccettabile e dobbiamo alzare la voce prima che sia troppo tardi”, afferma i 4 componenti presenti. E’ assente Andy Taylor: “Vorrebbe essere qui con noi, ma sta lottando come un leone contro un cancro alla prostata al quarto stadio. Noi siamo tutti con lui”. Guardando al futuro, i Duran Duran si preparano al tour italiano che li porterà a suonare a Roma, Milano e Bari. “Il Circo Massimo sarà incredibile. Abbiamo qualche sorpresa, ma rimarrà tale fino a quando non arriveremo qui”, hanno anticipato.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)
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