Il governo per evitare che la magistratura sconfini deve fare “quello che stiamo facendo – sottolinea Musumeci -, lavorare per il Paese e fare le riforme nonostante certe sfide e provocazioni: bocciare per l’ennesima volta i rimpatri dall’Albania è un errore e la gente lo sta iniziando a capire. Abbiamo sondaggi, riservati e non pubblici, che ci dicono che gli italiani sono d’accordo con Meloni e non con le toghe”. Ed alla domanda se concorda con l’idea di scendere in piazza “contro le ingerenze di alcuni magistrati”, lanciata da un questionario di FdI, il ministro risponde: “Dico una cosa: le piazze appartengono al nostro codice genetico, per noi di destra la piazza era l’unico luogo in cui poter parlare agli italiani, quindi ci siamo affezionati. Spero torni dialogo”. E sul caso Santanchè, “non può essere un avviso di garanzia a far dimettere un ministro o un amministratore pubblico. Quando da governatore alcuni assessori, indagati, sono venuti da me presentandomi le loro dimissioni io le ho sempre respinte. Fino al giudizio definitivo non esistono condannati. C’è poi un p roblema di opportunità, in alcuni casi, e questo è un fatto personale. Ma lo dico al di là della vicenda personale di Santanchè”.
(ITALPRESS).
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