In molti casi venivano utilizzati dei video deepfake, che attraverso l’intelligenza artificiale, facevano credere il pieno coinvolgimento di Eni e dei suoi organismi di vertice nella pubblicizzazione delle offerte di investimento.
Grazie alla preziosa collaborazione con la funzione di Security di Eni e in seguito ad un’attività di meticolosa ricerca sulle fonti web, coordinata dal Servizio delle Polizia Postale delle Comunicazioni, per ognuna delle risorse è stato inibito l’accesso dal territorio nazionale.
Ulteriori accertamenti, svolti con il Coordinamento della Procura della Repubblica e dell’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Roma, hanno consentito di individuare alcuni soggetti coinvolti nella successiva fase di monetizzazione delle risorse illecitamente ottenute.
– Foto: da video Polizia –
(ITALPRESS).
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