Così la leader di +Europa, Emma Bonino, in un’intervista al Corriere della Sera. Invitati “tutti quei partiti che si definiscono liberali e progressisti e che come noi credono in un rafforzamento del federalismo europeo, a prescindere dalle alleanze per le elezioni. Noi riteniamo che questo debba essere un obiettivo quanto più largo e condiviso possibile. Noi – continua l’ex ministra – apriamo la porta in nome di una battaglia chiara e netta, poi vediamo chi ha voglia di fare sul serio”. L’obiettivo è “dare vita a una piattaforma delle forze che nel Parlamento europeo vorranno impegnarsi per superare i veti e gli egoismi nazionali per rafforzare l’idea del federalismo europeo”. Bonino osserva inoltre che “le alleanze si creano su obiettivi e proposte comuni, non basta allearsi o coalizzarsi contro qualcuno come oggi va tanto di moda. Mi pare che a sinistra oltre al salario minimo si sia fatto poco per creare convergenze”. Quanto al suo ruolo, una candidatura o quant’altro, chiarisce: “Qui non si tratta di una candidatura di questo o di quello. C’è una battaglia da fare: o l’Europa si sveglia e si unisce davvero o diventa irrilevante nel mondo e noi con lei. E chi ha scelto me e il partito lo sa. La politica la faccio, la facciamo così. Sulle battaglie da fare per quello in cui crediamo, non per mettere al sicuro il posto che vogliamo”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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