E le biotecnologie triplicheranno il proprio mercato da 223 miliardi di euro del 2020 fino a 731 miliardi entro il 2028, per questo motivo è importante investire in tal senso: “E’ necessario, ai talenti che abbiamo già oggi, offrire opportunità di sviluppo, possibilità di fare ricerca, start up, trovare il modo di generare qualcosa di concreto dalle loro idee – ha aggiunto -. Quando si compete a livello globale, ci possono essere talenti che vanno fuori, ma anche che da fuori vengono in Italia. Dobbiamo guardare a monte, cercare di aumentare il numero di giovani formati che possono cominciare a fare ricerca. Abbiamo cercato di visualizzare il percorso che porta da un’idea alla soluzione, tutto nasce dai giovani che devono essere formati. Abbiamo il numero di laureati Stem più basso di tutti i paesi europei, dobbiamo creare consapevolezza nei giovani che le biotecnologie possono fornire grandi opportunità di sviluppo professionale. Basta numeri chiusi, lasciamo che la competizione si svolga sulla base delle competenze – ha esortato – Ci vuole anche un cambiamento culturale da portare avanti. Le opportunità di sviluppo ci sono – ha concluso Greco -. Dobbiamo capire se vogliamo essere attori attivi o soltanto utilizzatori delle soluzioni di altri”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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