Grande adesione allo sciopero del settore aero, tanti voli cancellati

15 luglio 2023
MILANO (ITALPRESS) – Si stimano quasi mille voli cancellati in tutta Italia e 250mila viaggiatori coinvolti, a causa dello sciopero del settore aereo, indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, tra le 10 e le 18 di oggi. Ad incrociare le braccia è stato il personale di terra degli aeroporti, che lamenta un contratto scaduto da ormai sei anni. Insieme al cosiddetto personale dell'”handling”, hanno incrociato le braccia anche piloti e assistenti di volo della spagnola Vueling e di Malta Air, che opera le rotte Ryanair. Erano 200 i voli cancellati a Fiumicino, una decina a Bari; 150 tra Linate e Malpensa, 118 a Napoli; 34 a Palermo, una trentina a Torino Caselle, 9 a Genova; 43 al Marconi di Bologna e 101 a Venezia. “Nessuno mette in dubbio il diritto allo sciopero, appoggio le giuste richieste dei lavoratori inascoltate da anni, lavoro perchè le trattative continuino: ma non accetto che alcuni sindacati blocchino l’Italia causando disagi e danni a milioni di lavoratori italiani e turisti stranieri. Se non prevarrà il buonsenso, sono pronto a intervenire come ho già fatto per evitare il blocco totale dei treni” ha detto, a proposito della nuova ondata di scioperi, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Ita Airways ha fatto sapere di avere cancellato 133 voli assicurando comunque che una parte dei passeggeri riuscirà a partire in giornata riprenotando sui primi voli disponibili. Ryanair, invece, informa “che cancellazioni e possibili ritardi sono previsti per i voli da e per l’Italia” e che i passeggeri coinvolti “sono stati avvisati delle diverse opzioni via Email, SMS e con una notifica sull’app”. Anche Vueling avvisa i passeggeri e invita a controllare lo stato della tratta. “L’andamento degli scioperi di oggi nell’handling aeroportuale e tra i piloti di Ryanair, che hanno registrato un’altissima adesione, è la dimostrazione di quanto siano pressanti e urgenti le questioni che ormai da troppo tempo poniamo alle aziende” fa sapere la Uil. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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