Superata la prima mezz’ora, dopo uno spunto a vuoto di Kramaric, la Croazia ci prova con due colpi di testa di Perisic, ma in entrambi i casi Unai Simon blocca agevolmente. L’ex esterno dell’Inter è l’uomo più pericoloso per i croati anche ad inizio ripresa. Al 51′ sfonda sulla sinistra e crossa al centro dove Juranovic ha tutto il tempo per controllare e calciare, ma il tiro è fuori misura. La Spagna risponde cinque minuti dopo. Jordi Alba effettua un traversone in area, Asensio svetta di testa in solitaria senza inquadrare la porta. Allo scoccare dell’ora di gioco Dalic e De La Fuente provano a dare una scossa al match affidandosi ai due cambi dalla panchina che in semifinale sono risultati decisivi: Petkovic per la Croazia e Joselu per la Spagna. L’occasione più grande però ce l’ha un altro neo entrato, Ansu Fati che all’85’ calcia a botta sicura all’ingresso dell’area piccola, ma Perisic è decisivo nel salvataggio sulla linea. Si va quindi ai supplementari e ai rigori. E dagli undici metri la Croazia non conferma la fama di infallibile sfoggiata ai Mondiali sia in Qatar che nel 2018. Sbagliano Majer e Petkovic. Per la Spagna è impreciso solo Laporte. E alla fine è di Carvajal il rigore che vale il trofeo.
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(ITALPRESS).
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