Guerra Russia Ucraina

La controffensiva ucraina non fa passi in avanti. La farsa sulla diga di Kakhovskaya e la Cina che si prepara alla guerra

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  • La controffensiva ucraina (che in realtà è fatta da armi e militari occidentali) è iniziata un mese fa ma solo negli ultimi giorni, dopo enormi perdite di armi e munizioni, ha cominciato a dare qualche segnale. L’ironia di un giornalista americano sull’Occidente 
  • Nell’ultimo mese i bombardamenti russi in Ucraina si sono intensificati per distruggere depositi di armi e munizioni. Cosa che è avveuta con uno spaventoso aumento dell’inquinamento!  
  • In cinque giorni ucraini e occidentali avrebbero guadagnato solo qualche posizione a Nord. Perdite da entrambi gli schieramenti, anche se maggiori tra ucraini e occidentali che attaccano
  • La Cina si prepara alla guerra non soltanto in Ucraina ma anche in Serbia e a Taiwan

La controffensiva ucraina (che in realtà è fatta da armi e militari occidentali) è iniziata un mese fa ma solo negli ultimi giorni, dopo enormi perdite di armi e munizioni, ha cominciato a dare qualche segnale. L’ironia di un giornalista americano sull’Occidente 

La verità su quanto sta succedendo in questo momento in Ucraina l’ha raccontata il conduttore radiofonico americano, Garland Nixon, che ha ridicolizzato i media occidentali: “Secondo i media mainstream, la Russia avrebbe attaccato i propri oleodotti (Nord Stream 1 e Nord Stream 2), fatto saltare in aria un ponte in Crimea, attaccato la sua stessa centrale nucleare di Zaporizhia, attaccato il Cremlino con i droni e, in queste ore, avrebbe fatto saltare in aria una propria diga, per la precisione la diga di Kakhovskaya e la relativa centrale elettrica!”. Siamo, ormai, alle comiche. Non ci dobbiamo stupire se i media americani ridicolizzano l’Occidente e la stessa amministrazione americana di Biden. In America più della metà della popolazione è contraria alla guerra. Non a caso la popolarità dell’attuale presidente Biden è ai minimi termini. Il problema è che c’è di mezzo una guerra che sta costando enormi sacrifici all’Europa e agli stesso americfani. Proviamo oggi a capire come stanno le cose. In primo luogo va detto che la controffensiva non dell’Ucraina ma di tutto l’Occidente – perché è tutto l’Occidente industrializzato ad essere impegnato nella guerra contro la Russia – è iniziata poco meno di un mese fa (noi abbiamo affrontato tale argomento lo scorso 12 Maggio). Come mai quasi tutti i media occidentali non ne hanno parlato? Semplice: perché è stata inefficace. Ricordiamo che la controffensiva ucraina (cioè occidentale) era prevista nel Marzo scorso. Non è iniziata perché da Marzo ai primi di Maggio i russi e i loro alleati (soltanto un cretino può pensare che i russi in questa guerra non abbiano alleati) hanno sistematicamente distrutto decine e decine depositi di munizioni e, in generale, di armi che i Paesi occidentali, svenandosi, hanno fornito all’Ucraina.

 

Nell’ultimo mese i bombardamenti russi in Ucraina si sono intensificati per distruggere depositi di armi e munizioni. Cosa che è avveuta con uno spaventoso aumento dell’inquinamento!  

Qualcosa è cambiata nei primi di Maggio, nel senso che gli occidentali sono riusciti a limitare – ma non a eliminare – gli attacchi russi ai depositi di armi e munizioni in Ucraina. C’è anche ci sostiene che armi e munizioni, per evitare gli attacchi russi, siano stati dislocati in alcuni Paesi europei che i russi non possono bombardare. Nei primi di Maggio è iniziata la controffensiva ma gli occidentali sono stati sopraffatti dai bombardamenti russi che non hanno dato tregua. Se si mettono insieme i bombardamenti russi effettuati in Ucraina da Marzo ai primi di Maggio e dai primi di Maggio ai primi di Giugno, considerate le enormi quantità di armi, mezzi corazzati e munizioni distrutte dai russi con le bombe in territorio ucraino si può intuire quale sia il tasso di inquinamento dei terreni ucraini provocato dai bombardamenti, soprattutto in materia di metalli pesanti, piombo in testa. Ciò significa che i prodotti agricoli che arrivano dall’Ucraina – grano, mais, semi di girasole e olio di girasole – dovrebbero essere accuratamente controllati con esami accurati, per appurare l’eventuale presenza di contaminanti. Il Governo italiano dei ‘Patrioti’ Giorgia Meloni e dei Ministri – sempre ‘Patrioti’ – Matteo Salvini e Francesco Lollobrigida queste cose le sanno? Va anche detto che dai primi di Maggio ad oggi sarebbero state registrate perdite di soldati non soltanto russi e ucraini, ma anche soldati occidentali: soldati inglesi, soldati americani e, in generale, militari arrivati da vari Paesi europei, ufficialmente come ‘mercenari’. I russi avrebbe colpito anche una base NATO e ci sarebbero anche morti. La notizia viene tenuta nascosta.

 

In cinque giorni ucraini e occidentali avrebbero guadagnato solo qualche posizione a Nord. Perdite da entrambi gli schieramenti, anche se maggiori tra ucraini e occidentali che attaccano

In queste ore i media occidentali hanno cominciato a raccontare della controffensiva ucraina (in realtà occidentale). Che, naturalmente, vedrebbe l’Occidente ‘vincitore’. Ma come stanno veramente così? Gli occidentali stanno attaccando su tre fronti. Nel fronte meridionale gli attacchi occidentali sarebbero andati a vuoto, nonostante l’impiego dei Leopard tedeschi. Gli occidentali avrebbero perso circa 250 soldati e una quarantina di mezzi militari. Quasi nulle le perdite russe, che difendono le proprie roccaforti. Un secondo fronte – il fronte centrale – non sta dando grandi risultati. La parte Nord è quella che sta dando qualche soddisfazione agli occidentali, che stanno attaccando con milizie naziste e con truppe provenienti dalla Polonia. Ovviamente, il Governo polacco dice che non ha nulla a che vedere con questa milizia di “volontari polacchi” in combutta con i nazisti. Altrettanto ovviamente non è facile credere alle affermazioni dei governanti polacchi. Fatto sta che nazisti e polacchi sono avanzati per circa 20 km. Qua e là abbiamo rintracciato qualche ‘numero’ che risale alla sera del 5 Giugno. Come già accennato, a parte l’offensiva nel Nord, dove nazisti e polacchi hanno guadagnato alcune posizioni, i russi hanno respinto tutti gli attacchi. I russi hanno perso 71 militari e contano oltre 200 feriti; hanno anche perso 15 carri armati, nove veicoli blindati, due auto e nove cannoni. Su soldati ucraini e occidentali morti ci sono due versioni: secondo una prima versione, i militari ucraini e occidentali uccisi sarebbero circa 300; una seconda versione racconta di circa mille e 600 morti. Il dato certo è che gli occidentali hanno perso 52 carri armati. Sono dati fermi alla sera del 5 Giugno. Si attendono aggiornamenti. Un elemento importante che abbiamo rintracciato in un canale Telegram è che i russi starebbero utilizzando l’elettromagnetismo per bloccare alcune armi occidentali.

 

La diga di Kakhovskaya è la parte tragicomica della guerra. Cercare di accreditare la tesi che i russi avrebbero distrutto una loro diga per creare problemi alla Crimea – che è russa – fa sorridere. La tesi illustrata da Paolo Mieli su radio 24

Quanto alla diga di Kakhovskaya e della relativa centrale elettrica se ne leggono di tutti i colori. Gli ucraini dicono che sarebbero stati i russi a distruggere la loro diga. La tesi è un po’ comica, se non altro perché in tempi non sospetti i russi hanno parlato di un possibile attacco degli occidentali a questa diga che è molto importante per la Crimea. Lo ha ricordato intervenendo all’ONU – per quello che può valere un’istituzione sputtanata come l’Organizzazione delle nazioni unite – il rappresentante permanente della Russia presso la stessa ONU, Vasily Nebenzya: “Accusare la Russia di minare le proprie strutture è schizofrenia. La Russia ritiene che Kiev abbia attaccato la centrale idroelettrica di Kakhovska per facilitare le sue truppe e causare danni umanitari alla popolazione russa. Kiev ha deciso ancora una volta di vendicarsi con gli abitanti della Crimea, per la loro scelta di aderire alla Russia. E per questo ha deciso di lasciarli di nuovo senz’acqua”. I media occidentali cercano di arrampicarsi sugli specchi dicendo che gli allagamenti frenano la controffensiva ucraina. Peccato che in questa zona non c’è alcuna controffensiva ucraina, mentre ci sono zone militari russe – per esempio trincee – che sono state allagate. Ci sono anche aree che erano state minate dai russi, in attesa di un’avanzata i milizie occidentali – che l’acqua ha distrutto. La tesi più ardita l’abbiamo ascoltata stamattina su Radio 24, mezzo d’informazione che fa capo al Sole 24 Ore. Secondo questa interpretazione i russi avrebbero fatto saltare in aria la diga perché considerano già persa la Crimea che stanno per abbandonare. “Sarebbe una grande vittoria di Zelensky”, ha detto alla Radio Paolo Mieli. A noi tale ricostruzione sembra inverosimile. Russi e cinesi avrebbero deciso di regalare la Crimea a Zelensky e Biden senza colpo ferire! Insomma, l’85% dei Paesi del mondo che oggi è in parte schierato con la Russia, in parte neutrale in questa guerra ma contrario all’area del dollaro americano regalerebbe la Crimea agli occidentali!

 

La Cina si prepara alla guerra non soltanto in Ucraina ma anche in Serbia e a Taiwan

Da registrare una dichiarazione del presidente cinese, Xi Jinping: “La Cina deve essere preparata per gli scenari peggiori ed estremi. La complessità e la gravità dei problemi di sicurezza nazionale sono aumentate drasticamente”. Il leader cinese ha aggiunto che la Cina “dovrebbe compiere maggiori sforzi per modernizzare il suo sistema e la sua capacità di sicurezza nazionale e prepararsi per un vero combattimento e per affrontare problemi pratici”. Song Zhongping, esperto militare cinese e commentatore televisivo, ha dichiarato al Global Times che “le forze della NATO non si sono veramente impegnate nel mantenimento della pace in Serbia e in Kosovo, ma piuttosto hanno aiutato il Kosovo ad opprimere i serbi. La sovranità e la sicurezza nazionale della Serbia non sono la priorità della NATO.  Esiste anche la possibilità di un nuovo conflitto nei Balcani. Poiché il conflitto Russia-Ucraina non ha ottenuto l’effetto desiderato per gli Stati Uniti, Washington ha bisogno di creare una nuova guerra nel Continente europeo”. C’è anche una dichiarazione del Ministro della Difesa cinese, Li Shanfu: “Alcuni Stati ficcano spudoratamente il naso negli affari interni di altri Paesi e Regioni. Ogni volta impongono unilateralmente sanzioni e minacciano con le armi, inscenando ovunque rivoluzioni colorate e guerre per procura. Si lavano le mani di tutto e lasciano il caos nella loro scia. Non dobbiamo permettere che si ripeta questo scenario nella regione Asia-Pacifico”. Perché riportiamo queste dichiarazioni? Semplice: perché la Cina, oltre a difendere la Russia, si sta preparando a fronteggiare una probabile guerra in Europa, tra Kosovo e Serbia (per la cronaca, il Kosovo è appoggiato dagli Stati Uniti d’America e, purtroppo, anche dall’Unione europea, che in caso di guerra verrà direttamente coinvolta, mentre la Serbia è appoggiata da Russia e Cina) e una guerra a Taiwan contro gli americani. Purtroppo le parole pronunciare nei giorni scorsi da Maria Zakarova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, si stanno rivelando esatte: “L’ultimatum europeo all’Ucraina è che nessuno investirà in Ucraina se concluderà una tregua con la Russia. L’Ue minaccia di fatto di fermare il flusso di denaro se ci sarà una tregua. L’Europa è stata accerchiata dagli USA, ha perso la possibilità dell’energia a basso costo ed è stata privata di un mercato importante per i suoi prodotti, per questo ora ha puntato tutto sulla sconfitta della Russia per mettere le mani sulle sue ricchezze. Ma l’unica cosa che l’Unione europea otterrà è il massacro del popolo ucraino”.

Foto tratta da il Dolomiti 

 

 

 

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