La ‘Vergine della Pera’ rappresentazione simbolica del Peccato originale

1 giugno 2023
  • L’innocenza perduta 
  • Con la crisi della centralità della Fede cristiana è venuta meno la lingua pittorica condivisa

di Nota Diplomatica

L’innocenza perduta 

Il quadro della Madonna della pera che appare qui sopra è un’opera di qualche anno fa della pittrice e scrittrice trentina Piera Graffer. La pera è un tropo, una figura metaforica – probabilmente diremmo oggi un meme – che ricorre da secoli nei quadri raffiguranti la Vergine. Già mezzo millennio fa, nel 1526, l’incisore e pittore tedesco Albrecht Dürer dipinse una sua ‘Vergine della Pera’ – esposta oggi agli Uffizi. Il frutto è una rappresentazione simbolica del Peccato originale e quindi del suo riscatto del mondo – un po’ come la mela ci ricorda più specificatamente la tentazione di Eva nel Giardino di Eden – cioè, una rappresentazione dell’innocenza perduta.

 

Con la crisi della centralità della Fede cristiana è venuta meno la lingua pittorica condivisa

Ormai da tempo, la nostra civiltà è sempre più laica, una tendenza in forte crescita a partire dalla Seconda guerra mondiale. Ciò ha l’effetto di privarci sempre più rapidamente di una sorta di lingua pittorica condivisa, un tempo offerta dalla centralità della Fede cristiana. Forse è per questo che da mezzo secolo o giù di lì buona parte delle opere pittoriche che vediamo sono rigorosamente astratte quando non sono ‘brutaliste’. L’astrattismo può benissimo comunicare emozioni, ma non si adatta ai messaggi più sofisticati – diciamo, meno ‘primordiali’. Un altro elemento – per quanto forse non si dovrebbe dire ad alta voce – è che l’astrattismo è anche tecnicamente più facile… L’epoca in cui un pittore, o forse il suo apprendista, doveva fabbricare i propri colori e – al limite – i propri pennelli è lontana; e nel caso dovesse tornare, sarà solo per permettere a qualche artista di vantarsene… Semplicemente, la qualità dei colori e dei pennelli di oggi è eccellente. Lamentarsene è solo un vezzo. Della preparazione che separa l’arte dalla grafica forse si può ancora dibattere, ma ’percorrere la strada più in salita’ non è più una virtù e forse non è nemmeno ciò che il mondo vuole. Oggi abbiamo molte altre maniere per dirci le cose più ‘difficili’.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti