J'Accuse

A Brescia il primo Pronto soccorso a pagamento (se paghi niente attese per ore ed ore)

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  • In Lombardia la sanità diventa merce a pagamento, ovviamente per chi se la può permettere 

di Diego Fusaro

Verso l’imbarbarimento della vita umana 

A Brescia arriva il prototipo di modello di sanità privata. Leggiamo infatti sul Corriere della sera che nella Leonessa d’Italia è stato istituito il primo Pronto soccorso a pagamento. Ci viene spiegato che grazie a questa nuova funzione i cittadini potranno evitare lunghe code e avere referti in tempi rapidi, ovviamente dietro pagamento della prestazione. Si tratta a tutti gli effetti di un primo decisivo passo verso lo smantellamento del sistema sanitario nazionale così come lo avevamo conosciuto, pubblico e garantito a tutti in quanto cittadini dello Stato italiano. Il modello americano di privatizzazione integrale del mondo della vita comporta necessariamente anche la liberalizzazione concorrenziale della sanità, ridotta ad azienda tra le tante. La privatizzazione così intesa comporta che i diritti divengano merci: e se i diritti sono garantiti a tutti in quanto cittadini, le merci sono astrattamente per tutti e concretamente per chi può economicamente permettersele. Questo ci aiuta a capire quale modello stia producendo la globalizzazione neoliberale: un paradigma in grazia del quale tanta libertà si ha quanta se ne può comprare. In ciò sta anche l’inganno della inclusività capitalistica, che include escludendo, perché include nel modello unico concorrenziale astrattamente tutti e concretamente quelli che risultino buoni clienti, cioè in grado di pagare le prestazioni e dunque i diritti ridotti a merce. Ancora una volta, il progresso capitalistico si accompagna all’imbarbarimento della vita umana.

 

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