J'Accuse

Ma che stanno combinando la Sac, la Regione e l’Enac con l’aeroporto di Catania?

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  • La denuncia di Siciliani Liberi

di Ciro Lomonte 

L’aeroporto è stato riaperto ieri mattina dopo la tempesta di cenere arrivata dall’Etna. Solo sulla carta, a quanto pare. Le proteste degli utenti lasciasti senza informazioni 

Siciliani Liberi è, ancora una volta, l’unica forza politica che informa i siciliani su quanto accade nella loro terra. L’aeroporto di Catania annuncia per le 9:00 del 22 Maggio la riapertura dopo un enorme parossismo che ha fatto piovere per ore lapilli e “bombe” di cenere lavica sulle province di Catania, Siracusa, e Messina.
L’aeroporto viene completamente ricoperto. E ovviamente chiuso. Il pericolo è tanto più grande perché ad essere ricoperti di cenere lavica sono anche gli aerei parcheggiati e le loro turbine. In modo che lascia sbigottiti, la società pubblica che gestisce lo scalo annuncia la riapertura per il 22 Maggio alle ore 9:00. I giornali e il TG regionale della RAI danno la notizia senza alcuna verifica. Alle 16:19 un utente scrive su Twitter pubblicamente alla società catanese controllata altrettanto assurdamente dalla Camera di commercio: “Volo previsto per le 15:55 da Catania per Napoli e ancora nessuna informazione in aeroporto e sul sito. Non si possono lasciare i passeggeri privi di informazioni e assistenza”. In altre parole, non è riaperto nulla. Nessuna notizia viene data né sui social, né dalla stampa locale. Si potrebbero trasferire tutti i voli a Comiso. Ma l’ordine dei potentati locali catanesi è quello di impedire qualsiasi sviluppo dello scalo ragusano. E il nullismo politico dei partiti romani che governano la Sicilia ha consentito che alla società aeroportuale catanese fosse affidato pure lo scalo ragusano. Infatti per tutta la giornata odierna i voli diretti a Catania continuano ad essere deviati su Palermo. Ad esempio il volo EW9815 da Dusseldorf delle 12:00 e quello U22846 da Gatwick delle 12.15. Ancora una volta, a informare i siciliani è dunque Siciliani Liberi. Non una parola dalla Rai, il cosiddetto “servizio pubblico”, né dalla Regione, né dalla stampa, né dall’Ente nazionale dell’aviazione civile (Enac). La pericolosità della cenere lavica per i voli aerei è estrema. Come è possibile si proceda con questa cappa di silenzio? Si sta mettendo la tutela del business aeroportuale catanese davanti la sicurezza dei viaggiatori e dei siciliani? Deve essere chiaro che l’Etna, uno dei vulcani più attivi al mondo, impedisce e impedirà qualsiasi ulteriore sviluppo dell’aeroporto catanese. Siciliani Liberi sarà presto al governo della Regione siciliana e metterà fine a questo nullismo politico e manageriale.

Foto tratta da Il Fatto Quotidiano 

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