I russi hanno cominciato a colpire con i missili i depositi di munizioni ad uranio impoverito presenti in Ucraina?

15 maggio 2023
  • La notizia è controversa: alcuni media la danno come fatto avvenuto, altri sfumano un po’ i contorni della vicenda. Se la notizia risulterà vera sarà una catastrofe, perché all’inquinamento delle bombe nel territorio ucraino si aggiungerà la presenza di effetti radioattivi
  • L’unica cosa certa è che i militari russi hanno cominciato a bombardare sistematicamente i depositi di munizioni che i Paesi occidentali hanno fornito all’Ucraina per bloccare la controffensiva
  • La sensazione è che l’Occidente – oggi fortemente minoritario in un mondo che lo respinge e che non vuole più subire i condizionamenti economici e monetari del dollaro statunitense – sia finito in un vicolo cieco

La notizia è controversa: alcuni media la danno come fatto avvenuto, altri sfumano un po’ i contorni della vicenda. Se la notizia risulterà vera sarà una catastrofe, perché all’inquinamento delle bombe nel territorio ucraino si aggiungerà la presenza di effetti radioattivi

I russi potrebbe aver colpito un deposito di proiettili ad uranio impoverito. Se così fosse si tratterebbe di una tragedia con conseguenze pesantissime per la popolazione ucraina del luogo dove è avvenuta l’esplosione. La notizia è ancora da decifrare ma qualcosa c’è. Un canale Telegram la dà come vera: “Dopo la distruzione del deposito di munizioni di Khmelnitsky – leggiamo su Telegram – i livelli di radiazioni hanno iniziato a salire. I social ucraini sono esplosi con le informazioni secondo i quali a Khmelnitsky, in Ucraina, sono esplosi i proiettili all’uranio impoverito (consegnati dalla Gran Bretagna) e c’è un aumento delle radiazioni di fondo”. Il quotidiano Il Messaggero scrive che è stato colpito un deposito di munizioni a Khmelnytsky e accompagna l’articolo con un video che immortala una grande esplosione. Anche il giornale CONTROINFORMAZIONE scrive che è stato colpito un deposito di munizioni. Nell’articolo si parla di più attacchi missilistici da parte dei russi: un attacco ha colpito un deposito di munizioni a Khmelnytsky e un secondo attacco ha colpito un secondo deposito di munizioni a Ternopil. A questi si aggiungono altri attacchi missilistici da terra e dal mare. Il QUOTIDIANO SOCIALE è perentorio a cominciare dal titolo dell’articolo: “Panico sui social ucraini: colpita una santabarbara della Nato con uranio impoverito”. Stando a quello che si legge in questo articolo, i russi avrebbero colpito “una grande partita di munizioni per carri armati britannici con uranio impoverito. Il carico sarebbe arrivato in Ucraina nelle scorse settimane insieme ai missili Storm Shadow. A seguito dell’enorme esplosione di ieri, particelle di uranio impoverito potrebbero essere disperse sul territorio della regione di Khmelnytsky, il che, tenendo conto dell’esperienza della Jugoslavia e dell’Iraq, potrebbe portare a un’epidemia di cancro a medio termine” (qui per esteso l’articolo del QUOTIDIANO SOCIALE). Il Corriere del Ticino scrive di circa 10 mila persone persone che sono state allontanate dal luogo dell’esplosione.

 

L’unica cosa certa è che i militari russi hanno cominciato a bombardare sistematicamente i depositi di munizioni che i Paesi occidentali hanno fornito all’Ucraina per bloccare la controffensiva

Per i lettori de I Nuovi Vespri la notizia che in Ucraina siano arrivate armi ad uranio impoverito non è una novità. Ne abbiamo scritto in un articolo del 21 Marzo scorso, quanto abbiamo raccontato che il Regno Unito si accingeva ad inviare armi ad uranio impoverito in Ucraina (qui il nostro articolo del 21 Marzo). Siamo tornati su questa storia inquietante due giorni dopo (qui un nostro articolo del 23 Marzo). Il dubbio è che i russi conoscano i luoghi dove sono stati assemblati i proiettili ad uranio impoverito e stanno cominciando a bombardarli per evitare che gli ucraini li usino contro gli stessi militari russi. Ricordiamo che l’uranio impoverito manifesta effetti pesanti sulle persone che, come già accennato, si ammalano di cancro. Ricordiamo che circa 7 mila e 600 militari italiani si sono ammalati di cancro durante la guerra in Iugoslavia, nel 1999 proprio a causa dell’uranio impoverito contenuto nelle armi; 400 di loro sono deceduti. Che dire? Che stiamo assistendo a qualcosa di terribile, anche se le informazioni, fino a questo momento, sono frammentarie. Il fatto certo è che la controffensiva dei militari occidentali e non solo ucraini è già iniziata da qualche giorno, anche se i media occidentali non ne fanno cenno; e che i russi, proprio per bloccare sul nascere tale controffensiva, stanno attaccando con una pioggia di missili i depositi di munizioni che i Paesi occidentali hanno inviato in Ucraina; tra questi depositi di munizioni ci sono anche le munizioni ad uranio impoverito che sono state inviare in Ucraina dagli inglesi. Tutto questo avviene mentre il presidente dell’Ucraina, Zelensky, gira in lungo e in largo tra i Paesi dell’Unione europea alla ricerca di armi che i russi distruggono con bombardamenti che non danno tregua. Uno spettacolo deprimente.

 

La sensazione è che l’Occidente – oggi fortemente minoritario in un mondo che lo respinge e che non vuole più subire i condizionamenti economici e monetari del dollaro statunitense – sia finito in un vicolo cieco

Forse l’Occidente industrializzato – in testa Stati Uniti d’America e Unione europea – dovrebbe ripensare una guerra che si sta dimostrando rovinosa per tutti: è rovinosa per la popolazione ucraina che vive sotto le bombe; è rovinosa per l’ambiente inquinato da una spaventosa concentrazione di bombe, che significa veleni nell’aria, nei terreni e nelle produzioni agricole che arrivano in Europa (i Paesi africani prendono grano e altri prodotto agricoli ucraini se proprio non ne possono fare a meno, perché sanno che sono altamente inquinati: sotto questo profilo, i governanti dei Paesi africani sono molto più intelligenti dei governanti europei che hanno fatto il pieno di grano, mais e olio di girasole provenienti dall’Ucraina); è rovinosa per gli Stati Uniti d’America, alle prese con un’inflazione che non controllano; è rovinosa per l’Unione europea, dove l’inflazione non dà tregua ed è almeno tre volte maggiore di quella ufficiale, se si considerano nel calcolo della stessa inflazione i beni alimentari e l’energia; è rovinosa per la popolazione europea che porterà in tavola i derivati dei prodotti agricoli inquinati dalle bombe arrivati dall’Ucraina (qui un nostro articolo). La sensazione è che l’Occidente – oggi fortemente minoritario in un mondo che lo respinge e che non vuole più subire i condizionamenti economici e monetari del dollaro statunitense – sia finito in un vicolo cieco. Ora sono arrivate anche le esplosioni di munizioni ad uranio impoverito e la frittata è fatta…

Foto tratta da Corriere del Ticino 

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