Ma ‘Gnazio, Giorgigna & Ciccio cosa pensano del grano che arriva in Italia dall’Ucraina?/ MATTINALE 909

4 maggio 2023
  • Ci riferiamo al presidente del Senato Ignazio la Russa, al capo del Governo Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura e della ‘Sovranità alimentare’ Francesco Lollobrigida
  • Egregio signor ‘Gnazio da Paternò, la ‘Sovranità alimentare’ con il grano ucraino che arriva a fiumi in Italia non  ‘nna pigghiata pi fissa?     

Ci riferiamo al presidente del Senato Ignazio la Russa, al capo del Governo Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura e della ‘Sovranità alimentare’ Francesco Lollobrigida

Volete sorridere? Avanti, ci pensiamo noi. Nel MATTINALE di ieri abbiamo raccontato che ormai da mesi, dall’Ucraina, arriva in Europa grano pieno di contaminanti. Non c’è bisogno di essere grandi esperti per sapere che terreni dell’Ucraina, a causa dei bombardamenti, sono pieni di metalli pesanti, a cominciare dal piombo. E non si capisce perché la tempesta di metalli pesanti che da mesi travolge l’Ucraina dovrebbe avere risparmiato le cariossidi di grano, ma anche il mais, i semi di girasole, l’olio di girasole prodotto in Ucraina, la colza. Insomma, c’è il dubbio che il grano ucraino che arriva in Europa con i treni, con i mezzi gommati e anche con le navi non sia esattamente un toccasana per la salute umana… Idem per mais, semi di colza, semi di girasole. Tant’è vero che ci sono Paesi africani che preferiscono il grano russo. Ebbene, la notizia di queste ore è che la Commissione Europea ha vietato l’importazione di prodotti agricoli ucraini – grano, mais, semi di colza e semi di girasole in cinque stati dell’UE – Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. Il divieto durerà fino al 5 Giugno 2023. Ciò non impedirà a questi Paesi di far transitare il grano ucraino verso altri Paesi europei ‘intelligenti’ che si prenderanno il grano ucraino e, magari, anche gli altri prodotti agricoli ucraini freschi e trasformati! Con questa mossa i cinque Paesi europei beneficiati dalla Ue ottengono due grandi risultati: tutelano il prezzo del loro grano e tutelano la salute dei propri abitanti.

 

Egregio signor ‘Gnazio da Paternò, la ‘Sovranità alimentare’ con il grano ucraino che arriva a fiumi in Italia non  ‘nna pigghiata pi fissa?       

Che dire, invece, degli altri Paesi europei che stanno facendo incetta di prodotti agricoli ucraini? La CIA AGRICOLTORI ITALIANI ha posto una domanda: “Può definirsi ‘italiana’ la pasta che viene realizzata senza utilizzare grano duro italiano?”. La CIA sostiene che una grande quantità di grano duro ucraino sia arrivata in Italia. Anzi, sostiene che l’Italia sia stato il maggiore acquirente di grano ucraino. E che questo fiume di grano duro ucraino – insieme al fiume di grano duro canadese (che, ricordiamolo, se coltivato nelle aree fredde e umide di questo Paese è stato fatto maturare artificialmente a ‘colpi’ di glifosato) ha fatto precipitare il prezzo del grano duro italiano, massacrando gli agricoltori italiani che producono grano duro, che per l’80% operano nel Sud Italia e in Sicilia. Non resta, a questo punto, che porre alcune domande a ‘Grazio, Giorgigna & Ciccio, al secolo Ignazio La Russa, presidente del Senato; Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri; Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della ‘Sovranità alimentare’. Chiediamo a questi tre politici: cosa ne pensate del grano ucraino che è arrivato a fiumi e che continua ad arrivare a fiumi in Italia? La qualità di questo grano vi intriga? Non vedete l’ora di mangiare piatti di pasta fumanti preparati con lo splendido grano duro che arriva dai terreni bombardati dell’Ucraina? Per carità, già vi siete presentati con un taglio del cuneo fiscale a saldi invariati, dove, però, i soldi per pagare il citato taglio del cuneo fiscale sono stati tolti ai pensionati e ai dipendenti pubblici: e questa, a nostro modesto avviso, è già una tragedia sociale. Quindi, per favorire le industrie a scapito dell’agricoltura, non avete bloccato il grano ucraino he invade l’Italia? Vero è che ‘Gnazio, anche se di Paternò, Sicilia, è ‘milanesizzato’ fino al collo; vero è che Giorgigna non può che favorire il Nord Italia; vero è che Ciccio è Ministro dell’Agricoltura del Nord Italia. Tutto legittimo, a voi e al vostro partito dei Fratelloni d’Italia dei cafoni e dei terroni interessano solo i voti e i parlamentari che riuscite a fare eleggere gabbando il voto a chi vi segue, in perfetto stile PD, altro partito ferocemente meridionale (lo sapete, ‘Grazio, Giorgigna % Ciccio che, visti dal Sud e dalla Sicilia, somigliate tanto ai politici del PD?). Solo una domanda – legittima quanto il vostro antimeridionalismo viscerale -: ma perché avete cambiato il nome al Ministero dell’Agricoltura aggiungendo le parole ‘Sovranità alimentare’? Lo sapete cos’è la Sovranità alimentare? Mettendo da parte i due romani de Roma Giorgigna & Ciccio e rivolgendo la domanda a ‘Gnazio che, ‘milanesizzato’ quanto si vuole, è pur sempre siciliano: egregio signor ‘Gnazio da Paternò, la ‘Sovranità alimentare’ con il grano ucraino che arriva a fiumi in Italia non è ‘nna pigghiata pi fissa?

Foto tratta da Tempi      

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