La Regione siciliana non ha approvato i propri Rendiconti ma li pretende dai Comuni siciliani!

28 aprile 2023
  • Ricordate il Vangelo là dove si parla di quel tizio che cercava la pagliuzza nell’occhio del fratello e non vedeva la trave conficcata nel proprio occhio?
  • Picciotti, senza offesa, ma tra Turismo, Sanità e ora anche Enti locali dobbiamo prendere atto che ‘sto Governo regionale è un po’ scarsuliddru… 

Ricordate il Vangelo là dove si parla di quel tizio che cercava la pagliuzza nell’occhio del fratello e non vedeva la trave conficcata nel proprio occhio?

Ma cosa combina il Governo regionale di Renato Schifani con i Comuni dell’Isola? Con che faccia chiede ai Comuni di approvare i Bilanci pur sapendo che gli stessi Comuni hanno enormi problemi finanziari? E’ noto che, dal 2011 ad oggi, la regione siciliana ha ridotto il Fondo per le Autonomia locali che, da circa un miliardi di euro, è passato a poco più di 300 milioni di euro. A questo si aggiunge una riduzione delle entrate comunali, perché in tanti Comuni le famiglie si sono impoverite e non pagano più tasse e imposte. Eppure, in queste condizioni di difficoltà, l’assessorato regionale alle Autonomia locali e Funzione pubblica – retto da Andrea Messina – ha diramato una circolare chiedendo ai Comuni di approvare i Rendiconti 2022. Da qui una presa di posizione di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che mollano un mezzo ‘siluro’: “Siamo sicuri che la Regione siciliana comprenda bene le difficoltà che ormai, da anni, i Comuni affrontano nell’approvazione dei documenti contabili, la stessa Regione attende la parifica del Rendiconto 2021 e deve ancora approvare quello relativo al 2022″. Della serie: ma con che faccia una Regione che non ha ancora ‘incassato’ dalla Corte dei Conti la ‘parifica’ del Rendiconto 2021 e deve ancora approvare il Rendiconto 2022 chiede ai Comuni di approvare i Rendico9nti? Un po’ di coerenza no?

 

Picciotti, senza offesa, ma tra Turismo, Sanità e ora anche Enti locali dobbiamo prendere atto che ‘sto Governo regionale è un po’ scarsuliddru… 

“Auspichiamo – prosegue la nota dei vertici dell’ANC I Sicilia – che la solerzia della Regione nel richiamare i noti obblighi normativi dei Comuni, che com’è noto si trovano spesso in una condizione di crisi finanziaria, sia accompagnata da una pronta iniziativa per individuare, con spirito di piena collaborazione istituzionale, le cause di tali ritardi ed affrontare possibili soluzioni per fare in modo che l’approvazione del bilancio Consuntivo e successivamente del previsionale avvengano entro i termini. Pensiamo per esempio ad una azione congiunta rivolta ad una modifica delle norme in materia dì assunzioni di personale che possa far fronte alla nota e più volte denunciata carenza di responsabili e funzionari dei servizi finanziari”. Quindi la ‘botta’ finale: “Ci auguriamo che si possa avviare presto un confronto anche con riferimento alle risorse destinate agli enti locali per il 2023 – conclude Amenta – in considerazione della necessità di recuperare la riduzione delle risorse regionali sulla spesa corrente e di individuare le ulteriori ingenti risorse che sono venute a mancare a seguito dell’impugnativa dello Stato sulla Legge di Stabilità regionale”. Della serie: non siete stati capaci di fare arrivare ai Comuni siciliani le risorse previste dalla legge e ci chiedete i Rendiconti? Si offende, presidente Schifani se, alla luce dei ‘casini’ che abbiamo visto nella gestione del Turismo, alla luce di un assessore alla Salute-Sanità che invece di occuparsi delle carenze spaventose presenti negli ospedali pubblici siciliani pensa a stabilizzare precari e alla luce di questo nuovo ‘genio’ delle Autonomia locali scriviam che il suo Governo è un po’ scarsuliddru? Solo un po’, per carità, solo un po’…

Foto tratta da le Vie dei Tesori Magazine 

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