Il Governo regionale può bloccare i concorsi già banditi per fare posto ai precari? Il tutto a un mese dalle elezioni?

27 aprile 2023
  • Invece di occuparsi della mancanza di posti letto, della mancanza di medici e della mancanza di infermieri negli ospedali pubblici il Governo siciliano e i sindacalisti pensano a stabilizzare precari, bloccando addirittura i concorsi. Mitici! 
  • Una cosa del genere si può fare? Nella Regione siciliana dei balocchi sì…
  • I ‘filosofi’ della Cisl sicula 
  • Cinetica del clientelismo elettorale

Invece di occuparsi della mancanza di posti letto, della mancanza di medici e della mancanza di infermieri negli ospedali pubblici il Governo siciliano e i sindacalisti pensano a stabilizzare precari, bloccando addirittura i concorsi. Mitici! 

“Al via il percorso per le stabilizzazioni del personale Covid nel Servizio sanitario regionale. Una direttiva firmata dall’assessore alla Salute, dopo l’intesa dello scorso 31 Marzo tra la Regione e le organizzazioni sindacali, concede agli enti e alle aziende della Sicilia un periodo fino a trenta giorni, a partire da oggi, per aggiornare i propri piani del fabbisogno e individuare i posti vacanti da destinare, nel rispetto del limite del 50 per cento delle complessive risorse assunzionali, a quei lavoratori che hanno prestato servizio in area sanitaria, socio-sanitaria e amministrativa durante l’emergenza pandemica. Se i posti disponibili dovessero risultare inferiori al numero di personale che ha diritto alla stabilizzazione, gli enti e le aziende potranno chiedere una rimodulazione motivata dei piani triennali di fabbisogno e della relativa dotazione organica”. Così leggiamo in un comunicato della Regione siciliana (dove non leggiamo il nome dell’assessore: vabbé ci pensiamo noi: si tratta di Giovanna Volo). “L’assessorato – prosegue il comunicato – ha disposto anche la sospensione delle procedure concorsuali già bandite o non ancora concluse con l’approvazione della graduatoria definitiva, così da consentire una rideterminazione del numero dei posti messi a concorso, tenendo anche conto dei soggetti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. Lo stop non interessa però le procedure di reclutamento dell’area medica, utili a fronteggiare la cronica carenza di personale riscontrata nel Sistema sanitario regionale”.

 

Una cosa del genere si può fare? Nella Regione siciliana dei balocchi sì…

Domanda: a che titolo un Governo blocca le “procedure concorsuali”, cioè i concorsi, addirittura già banditi o non ancora conclusi con l’approvazione della graduatoria definitiva? Chi ha già vinto il concorso che fa? Si sta ‘a casa? E’ chiaro che si scatenerà una tempesta di ricorsi. Da quello che si capisce l’assessore non ha bloccato, bontà sua, i concorsi per medici e infermieri. Assessore Volo, p’accussì picca si cunfunniu? Poteva bloccare tutto: come si usa dire in Sicilia, trenta e dui vintottu. Lo conosce questo adagio? E’ un po’ agrigentino, ma è efficace. E, nel caso in oggetto, ci sta al bacio. Andiamo avanti: “Il personale precario Covid che abbia maturato almeno sei mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza e che, però, a causa dei limiti di legge, è rimasto escluso dalle procedure di stabilizzazione – prosegue il comunicato – si vedrà riconosciuto un punteggio premiale sino a un massimo di 7 punti nei bandi di selezione. Una garanzia che dovrà essere prevista anche nell’ambito delle selezioni sospese e che saranno riavviate dopo la riapertura dei termini per l’adeguamento alla direttiva dell’assessorato. Fino alla definizione degli adempimenti previsti dal protocollo, gli enti e le aziende hanno la facoltà di prorogare i contratti in essere, sempre nei limiti di legge, se necessari per garantire il corretto ed efficiente svolgimento delle attività di gestione”.

 

I ‘filosofi’ della Cisl sicula

Soddisfatti i ‘filosofi meta-socratici’ della Cisl siciliana Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia: “L’emanazione della direttiva attuativa del protocollo per la stabilizzazione dei precari della sanità e la sospensione dei concorsi per il personale del comparto, banditi e in corso dalle Asp, sono un fatto positivo perché consentono di procedere alla firma dei contratti a tempo indeterminato da parte dei lavoratori. Entrambi sono risultati da noi fortemente richiesti e sostenuti fin dal momento della redazione e della firma del Protocollo d’intesa tra sindacati e assessore. L’emanazione della direttiva è fondamentale perché oltre a sottolineare la valenza del protocollo e delle priorità da osservare per le stabilizzazioni, dà chiare indicazioni alle aziende sulla sospensione dei concorsi, come da noi sostenuto durante gli incontri propedeutici al protocollo. Alle indicazioni dovranno attenersi tutte le aziende e la Cisl Fp vigilerà a livello territoriale affinché sia così”. Tra le previsioni della direttiva, innanzitutto, c’è la proroga dei rapporti di lavoro in attesa della stabilizzazione. I sindacalisti sottolineano inoltre “la rilevanza della previsione che riconosce nei concorsi, anche per quelli già banditi e non conclusi, di un ampio punteggio di valutazione dei titoli al personale escluso dalle procedure di stabilizzazione. La direttiva – spiegano Montera e Corrao – come previsto nel protocollo, attribuisce un punteggio di 0,3 punti per ognuno dei mesi di servizio fino a un massimo di 7 punti al personale che ha prestato almeno 6 mesi di servizio. Questo punteggio aggiuntivo – concludono – premia l’esperienza acquisita di coloro che parteciperanno ai concorsi, nelle more che si riesca ad ottenere una norma che possa consentire anche al personale attualmente escluso di poter essere stabilizzato. Su questo punto la nostra organizzazione sindacale è fortemente e incessantemente impegnata a livello nazionale”.

 

Cinetica del clientelismo elettorale

A questo punto non ci resta che porgere i nostri ‘complimenti vivissimi’ all’assessore Volo, ai sindacalisti-filosofi Montera e Corrao e, soprattutto, al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani: bloccare i concorsi pubblici con una semplice direttiva di un assessore regionale per fare posto ai precari è, di certo, una delle più grandi ‘innovazioni’ in materia di amministrazione pubblica. Soprattutto se ciò avviene a un mese dalle elezioni di centinaia di Comuni siciliani. Mentre negli ospedali pubblici siciliani mancano posti letto, medici e infermieri, mentre nei Pronto Soccorso va in scena il caos, a cosa pensano il presidente Schifani, l’assessore Volo e i due sindacalisti meta-socratici? Ai precari! E siamo certi che in Assemblea regionale siciliana nessuno avrà l’ardire di contestare un atto così fantasmagorico che mette tutto in movimento. Con un’olimpica certezza che si staglia, come in una celebre canzone, tra gli oleandri e baobab: la Sicilia con questa politica e con questi sindacati non ha alcuna speranza di salvarsi.

Foto di baobab ‘stabilizzati’ durante il Covid tra una vaccinazione e una campagna elettorale…

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