Il popolo in rivolta della Francia manda un messaggio al Consiglio Costituzionale assaltando la sede del gruppo Louis Vuitton

14 aprile 2023
  • Domani l’alta Magistratura francese si pronuncerà sulla riforma delle pensioni. Il popolo in piazza fa sapere che un eventuale sì all’aumento dell’età pensionistica da 62 a 64 anni farà aumentare le proteste popolari
  • Mentre in Francia il popolo è in rivolta il Governo di Giorgia Meloni conta di prendere ancora i voti dei pensionati ai quali ha negato l’adeguamento all’inflazione e dei dipendenti pubblici ai quali farà leccare la sarda nei prossimi anni. Paese che vai popolo che trovi…

Domani l’alta Magistratura francese si pronuncerà sulla riforma delle pensioni. Il popolo in piazza fa sapere che un eventuale sì all’aumento dell’età pensionistica da 62 a 64 anni farà aumentare le proteste popolari

Il tentativo del presidente francese, Emmanuel Macron, di trovare una sponda nella sinistra per smorzare le proteste popolari, iniziando a distaccarsi dall’Unione europea ultra-liberista e globalista e dagli Stati Uniti d’America non sta sortendo gli effetti sperati. Macron è stato salvato in Parlamento dalla destra. Ma le proteste del popolo francese contro la riforma delle pensioni non si placano. Con molta probabilità, le proteste sono sia il frutto di una sinistra che ha visto scomparire i socialisti francesi venduto al liberismo, sia perché il popolo francese ha le ‘palle’. Oggi si contano 280 tra manifestazioni e raduni in tutta la Francia. Nemmeno le vacanze pasquali hanno distratto il popolo francese. Finite le feste i cittadini sono di nuovo in piazza. I disordini sono un po’ dovunque, soprattutto a Parigi, dove i manifestanti danno battaglia. Davanti alla Bastiglia operai e studenti hanno preso d’assalto una succursale della Banca di Francia. Sapendo che sarebbe stato un obiettivo della folla la Polizia l’aveva presidiata. Ma la presenza degli esponenti delle forze dell’ordine ha anzi motivato ancora di più il popolo francese che è partito alla carica. Ne è venuto fuori uno scontro durissimo, con i poliziotti che hanno fatto ricorso ai gas lacrimogeni per difendersi. Anche in questo caso, la risposta è servita a poco, perché il popolo si è riorganizzato per assaltare altri negozi e per alzare barricate e dare fuoco alla spazzatura (meno male che i palermitani non somigliano ai parigini, sennò con tutta l’immondizia che c’è nelle strade e nei marciapiedi, Palermo si trasformerebbe nella Roma di Nerone…).

 

Mentre in Francia il popolo è in rivolta il Governo di Giorgia Meloni conta di prendere ancora i voti dei pensionati ai quali ha negato l’adeguamento all’inflazione e dei dipendenti pubblici ai quali farà leccare la sarda nei prossimi anni. Paese che vai popolo che trovi…

Insomma, a parte l’ironia sui palermitani e sui siciliani, popolo di vinti verghiani per definizione, con pensionati e dipendenti pubblici penalizzati ma capaci persino di votare Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, ovvero il partito di maggioranza dell’attuale Governo che gli sta tagliando l’adeguamento delle pensioni all’inflazione (ai pensionati) e che farà leccare la sarda ai dipendenti pubblici non riconoscendogli gli aumenti contrattuali per foraggiare l’Ucraina (con gli ucraini che si vanno a vendere le armi consegnategli dagli occidentali…), va detto che il popolo francese è un esempio per tutto il mondo che lotta per i propri diritti. Che vi dobbiamo dire? Spettacolare l’assalto alla sede del colosso di lusso Louis Vuitton (LVMH, Moët Hennessy Louis Vuitton per quelli ‘precisini’). Un folto gruppo di manifestanti si è catapultato a sorpresa nel luogo simbolo di coloro i quali non hanno bisogno di andare in pensione, perché i soldi gli escono dalle orecchie. In questo caso sono strati i manifestanti ad utilizzare i fumogeni contro uno dei simboli dei ricchi. ‘Bordelli’ simili anche in altre città della Francia, da Nantes a Bordeaux, da Rennes a Lione. Le manifestazioni di queste ore sono anche un messaggio al Consiglio Costituzionale francese, una sorta di Corte Costituzionale che è chiamata a pronunciarsi sulla riforma delle pensioni. Il messaggio che stanno inviando i manifestanti ai giudici è chiarissimo: se dovesse materializzarsi un sì alla riforma le manifestazioni continueranno più agguerrite che mai.

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