138 Comuni siciliani senza sportelli bancari: appello di Carmelo Raffa (FABI) alle istituzioni

3 aprile 2023
  • “Siamo preoccupati di ciò che accadrà prossimamente”

La situazione in Sicilia potrebbe aggravarsi con la chiusura di altri sportelli bancari

La FABI siciliana – sindacato più rappresentativo dei lavoratori delle banche – torna a porre la questione della ‘desertificazione’ bancaria in corso in Sicilia. E lo fa con una dichiarazione del coordinatore in Sicilia dell’organizzazione sindacale, Carmelo Raffa. Commentando i dati forniti dalla Banca d’Italia in merito alla situazione occupazionale degli Istituti di Credito e della chiusura degli sportelli nei piccoli Comuni, Raffa richiede “la massima attenzione da parte delle Istituzioni per il danno che si produce alla popolazione e, in particolare, alle persone anziane e con problemi di salute. Già ben 138 Comuni siciliani, al 31 Dicembre dello scorso anno, non hanno più uno sportello bancario e con i piani industriali che stanno preparando i Gruppi bancari il fenomeno rischia di espandersi a dismisura. Già l’Assemblea regionale siciliana – aggiunge Raffa –  nella precedente legislatura ha approvato all’unanimità due mozioni bipartisan con dichiarazioni dell’allora assessore all’Economia, Gaetano Armao, e con la forte presa di posizione dell’ex presidente, Nello Musumeci”. Raffa cita la dichiarazione dell’ex presidente della regione, Musumeci: ‘La chiusura di sportelli bancari in molti Comuni siciliani è un segnale grave che merita un’attenzione particolare per le conseguenze e i disagi che inevitabilmente si ripercuotono sulla popolazione, specie tra le persone più anziane e fragili che per le loro operazione hanno storicamente come riferimento lo sportello bancario’. A questo punto – dice sempre i leader storico della FABI siciliana – non si può rimanere ad osservare e poi constatare col detto siciliano: persimu lu sceccu cu tutti li carrubbi, cioè hanno smantellato tutto e ci hanno lasciato gli occhi per piangere. Occorre – conclude Raffa – che le Istituzioni e tutti i politici siciliani facciano capire ai vertici delle banche che la Sicilia e il Meridione d’Italia vanno aiutati e non abbandonati e quindi bisogna mettere il freno alla chiusura di filiali e assumere centinaia di giovani da destinare agli sportelli operativi, in considerazione delle migliaia di esodi, prepensionamenti e pensionamenti praticati dai Gruppi bancari nell’ultimo decennio”.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti